Una disfatta diplomatica per il premier Benjamin Netanyahu. Così diversi quotidiani israeliani, hanno definito la firma a Vienna degli accordi sul nucleare tra le potenze occidentali e l’Iran. Tra i più critici della gestione di Netanyahu delle trattative sull’accordo iraniano, il leader dell’opposizione Isaac Herzog a cui il primo ministro ha però offerto un posto all’interno dell’esecutivo, proponendo un governo di unità nazionale.

“Facce nuove in grado di ritessere il filo di quell’alleanza con gli Usa – scrive Repubblica per spiegare la mossa di Netanyahu di aprire ai laburisti di Herzog – mai messa in discussione, ma che dopo la firma di Vienna appare agli israeliani sfilacciata e semina insicurezza nel futuro strategico della regione”. Un futuro che secondo Washington sarà più sicuro per il Medio Oriente grazie all’accordo siglato con l’Iran e la sfida sarà convincere di questo gli alleati dell’area, a partire da Gerusalemme. Barack Obama, che ha dalla sua anche la Russia, ha offerto a Netanyahu rassicurazioni e maggiori aiuti per la difesa di Israele.

(com.unica, 17 luglio 2015)

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