Un diktat, un accordo nefasto per la Grecia e per la stessa Unione Europea. È con queste parole molto dure che Dominique Strauss-Kahn, l’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, qualifica l’accordo firmato tra il governo greco e i suoi creditori. Un piano che potrebbe finire per creare un clima “devastante” in Europa.

Sono affermazioni contenute in un testo di tre pagine indirizzato ai suoi “amici tedeschi”, riportato integralmente dal quotidiano Liberation e tradotto in tre lingue (inglese, tedesco, francese).

L’economista francese denuncia la linea di condotta adottata in questi giorni dai governi europei, “tutta protesa nel voler umiliare un popolo piuttosto che pensare a realizzare dei piani per il futuro. Così voltiamo le spalle a quello che dovrebbe essere il tratto distintivo che dovrebbe caratterizzare l’Europa, voltiamo le spalle a quella solidarietà civica di cui ha parlato recentemente Habermas”.

“Oggi tutti sembrano aver messo da parte quella che è la predilezione di noi europei per una società solidale e coesa” – ha aggiunto Strauss-Kahn. “Il nostro modello europeo può essere un riferimento ideale per quelle nazioni che non accettano il modello unico proveniente da oltre Atlantico. Ma se vorrà essere un esempio per gli altri, l’Europa deve avere la capacità di guardare lontano, rifiutare le meschinità, giocare da protagonista il suo ruolo nella globalizzazione. Insomma, continuare a fare la storia”.

(Sebastiano Catte, com.unica 19 luglio 2015)

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