Un dominio chiaro, netto, che non ammette discussioni: la Roma si aggiudica con pieno merito la sfida contro la sua eterna rivale. La squadra giallorossa si è mostrata sin dall’avvio molto aggressiva, sviluppando per tutta la gara belle trame offensive, condotte in velocità e mostrando ottima precisione nei passaggi. È parso che un po’ tutta la squadra abbia recepito al meglio la lezione di Garcia, quando nella conferenza stampa pre-partita di ieri aveva chiesto ai suoi un atteggiamento simile a quello messo in atto dopo il gol subito da Jankovic a Verona, come se fossero sotto nel punteggio.

L’inizio è stato a senso unico, con la Juventus che pensa solo a difendersi. I bianconeri si schierano con la solita difesa a tre, con Caceres al posto di Barzagli. In avanti fiducia a Dybala a fianco di Mandzukic. La Roma attacca soprattutto sulla sinistra, dove il neo acquisto Digne si inserisce bene nella manovra d’attacco e scambia spesso in velocità con Iago Falque, quest’ultimo schierato titolare nel trio offensivo a fianco di Dzeko e Salah. Ed è proprio lo spagnolo ad avere sui piedi la prima occasione al 7′ con un tiro da ottima posizione. Poco prima da segnalare un episodio da rigore in area bianconera, con Florenzi che viene steso alle spalle da Mandzukic, Rizzoli lascia correre giudicando involontario l’intervento dell’attaccante croato. La Juventus cerca di addormentare il gioco e dà l’impressione di accontentarsi del pareggio: raramente riesce a superare la metà campo e i due attaccanti devono rientrare a ridosso della loro area per avere palloni giocabili. Al 23′ c’è la migliore occasione del primo tempo con Pianic che, servito in area da Salah scarica un gran tiro a giro che colpisce il palo interno alla destra di Buffon, nettamente battuto.

Nella ripresa è sempre la Roma a condurre le danze, la Juve costruisce la prima azione degna di nota al 4′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Quindi buona occasione per Dzeko al 15′: sinistro in diagonale e respinta di piede di Buffon.

Sugli sviluppi dell’azione arriva il meritatissimo vantaggio per i giallorossi su punizione dal limite. È lo specialista Pjanic a incaricarsi di batterla e la trasforma con un perfetto tiro a giro alla destra di Buffon, immobile al centro della porta. La Juve solo dopo la rete subita comincia a reagire e va vicina al pareggio con Pogba, che svetta di testa su calcio d’angolo mandando la palla di poco a lato. Quindi ottimo spunto di Naingolaan che impegna severamente Buffon da fuori area.

Il raddoppio romanista arriva al 34′: lancio sulla sinistra in area per Falque crossa in mezzo per Dzeko che anticipa Chiellini e di testa infila l’angolo basso alla sinistra di Buffon.

A questo punto la partita sembra essere chiusa, tanto più che un minuto prima del gol Evra era stato espulso per doppia ammonizione, lasciando la propria squadra in dieci. Eppure è nei minuti finali e in inferiorità numerica che i campioni d’Italia trovano la forza per spingersi in avanti, approfittando anche di un calo fisico degli avversari. Al 42′ accorciano le distanze grazie a un regalo di Keita (fino ad allora perfetto) che perde palla a centrocampo. La conquista Pereyra che si invola verso l’area avversaria e dalla destra serve al centro Dybala che batte da pochi passi Szczesny. Quindi nei minuti di recupero sarà lo stesso portiere polacco, fino ad allora inoperoso, a salvare la propria porta con un grandissimo intervento in volo su colpo di testa ravvicinato di Bonucci.

A fine gara stadio in tripudio e felicità nei volti dei padroni di casa. Raggiante Garcia in conferenza stampa: “Ho visto una squadra che ha prodotto gioco, con una grande voglia collettiva e con il giusto spirito di gruppo. Mi è piaciuto l’atteggiamento di tutti, sia di quelli in campo che di quelli in panchina: questo ha fatto la differenza. In difesa ho dovuto fare delle scelte all’ultimo momento e per fortuna e’ andata bene. Penso soprattutto a Lucas Digne, buttato subito dentro: lui non giocava da giugno ma ha capito subito i nostri schemi, che sono simili a quelli che adottavamo ai tempi del Lille”. Un solo piccolo appunto: “Sul 2-0 on un uomo in piu’ dovevamo fare meglio. Fino all’1-0 abbiamo giocato un grande match, con grande pressione. Poi dopo il vantaggio siamo un po’ arretrati, onestamente”.

Scuro in volto invece Allegri, che non accampa scuse e riconosce la superiorità degli avversari: “Troppi errori nei passaggi e troppi contrasti persi. Ci siamo risvegliati tardi, forse sarebbe stato meglio andare sotto dopo 1’… Ora l’importante è restare lucidi. Riordiniamo le idee e ci rialzeremo. Lotteremo fino alla fine”. “Nel primo tempo – aggiunge il tecnico bianconero – abbiamo sbagliato molti passaggi o non li abbiamo dettati bene e abbiamo perso troppi contrasti. La prestazione non e’ stata bella. Con l’Udinese avevamo fatto 70’ buoni e poi avevamo avuto una reazione confusionaria, stasera e’ andata al contrario: forse era meglio che Rizzoli dava subito il rigore cosi’ ci svegliavamo prima…”

Le pagelle

Roma: Szczesny 7, Florenzi 6.5, Manolas 6.5, De Rossi 7, Digne 6.5, Pjanic 7.5, Keita 6, Nainggolan 7, Salah 6.5 (Iturbe 6), Dzeko 7 (Ibarbo s.v.), Iago Falque 6.5 (Ljajic s.v.). A disp.: De Sanctis, Torosidis, Gyomber, Maicon, Castan, Uçan, Paredes, Ibarbo, Gervinho, Totti. All.: Garcia 7

Juventus: Buffon 6.5, Caceres 6, Bonucci 6, Chiellini 6; Lichsteiner 5 (Cuadrado s.v.), Padoin 5 (Pereyra 6), Sturaro 6, Pogba 6, Evra 5.5; Mandzukic 5 (Morata 6), Dybala 6.5. A disp.: Neto, Rubinho, Barzagli, Rugani, Vitale, Alex Sandro, Zaza. All.: Allegri 5

Arbitro Rizzoli 6.

(Sebastiano Catte/com.unica 30 agosto 2015)

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