Sono fonti libanesi a far sapere che “le operazioni militari russe in Siria sono iniziate”, con uno sbarco a Latakia, dove è in pieno svolgimento il ponte aereo del Cremlino, con l’invio di uomini e armi per sostenere il regime di Bashar al-Assad nella guerra civile che infuria nel paese. I primi aerei-cargo sono partiti dalla Russia del Sud, sorvolando Bulgaria e Grecia, ma dopo la chiusura dei cieli da parte dei due paesi su pressante richiesta degli Stati Uniti, i nuovi voli passano attraverso l’Iran. Nel corso della conferenza sulla sicurezza in corso a Herzliya, il direttore generale del ministero dell’Intelligence israeliana Ram Ben-Barak ha dichiarato che questi ultimi sviluppi potrebbero avere delle conseguenze per Israele in termini di possibilità di operare contro Hezbollah in Siria. “I russi non sono nostri nemici – sottolinea però Amos Gilad, consigliere del ministro della Difesa Moshe Yaalon – e abbiamo modo di comunicare con loro”.

(com.unica, 10 settembre 2015)

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