La squadra di Allegri mette la firma sulla prima vittoria stagionale con una prova intensa e carica di significati con un 1-2 che la fa di nuovo “bella di notte” e stella europea. Da annullare il gol inglese, che poi è stato un autogol di Chiellini pressato fallosamente da un irruento e scomposto Kompany.

Avevamo parlato di un’impresa al limite del possibile, con una Juventus che, partita male in Campionato,  doveva vedersela con un Manchester City stellare e blindatissimo in difesa. Poi, la gara, che parte con un tuffo al cuore che colpisce i tifosi bianconeri per un mezzo disastro di Sturaro, molto bravo a interrompere l’azione avversaria ma troppo insicuro in fase di disimpegno.

Il City controlla con un possesso palla estenuante, la Juve vede e provvede, con chiusure precise e rapide ripartenze. Al 56’ l’equilibrio viene rotto da un gol tutto da rivedere di Kompany, che sale sulla schiena di Chiellini e costringe quest’ultimo a una deviazione che mette fuori gioco Buffon. Chiellini protesta e i replay gli danno ragione: il gol andava annullato.  I bianconeri non si scompono e provano a rimettere in piedi la gara. Ci riescono al 69’ con un tocco sottoporta di Mandzukic su straordinaria imbeccata di Pogba. La squadra di Pellegrini non ci sta e riparte con un pressing serrato e più veloce, ma le sue azioni si infrangono sul frangiflutti eretto da Allegri sulla mediana.

E quando la partita pare destinata a spegnersi in parità, arriva l’intuizione da applausi di Morata, abile ad approfittare di un’indecisione della retroguardia del City per infilare Hart con un sinistro meraviglioso nell’angolino. La Juve torna a casa dall’Etihad con tre punti in tasca e una nuova consapevolezza da spendere a stretto giro di posta in campionato. 

(com.unica, 16 settembre 2015)  

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