Sul quotidiano ‘Il Foglio’ Paolo Mieli e Giovanni Sabbatucci commentano l’idea del sindaco Giorgio Frassineti di istituire un museo del fascismo a Predappio, città natale di Benito Mussolini.

Mieli si dimostra favorevole: “Sono a favore di quel progetto per due motivi. Il primo è che Predappio è già meta di ininterrotti pellegrinaggi di nostalgici. Non siamo di fronte a una situazione in cui il sindaco si inventa qualcosa per sfruttarlo. Cerca semmai di mettere ordine e di dare un carattere scientifico a qualcosa che già avviene, per trasformare quello che oggi è un mausoleo dei nostalgici in qualcosa di più serio, in una opportunità di conoscenza.

Il secondo motivo è che questo genere di istituzioni sono più che mai utili in epoca di perdita di memoria storica”, mentre Sabbatucci mostra qualche perplessità: “Non perché in teoria non sarebbe desiderabile un luogo dedicato alla memoria del ventennio, e in particolare un museo, visto come strumento tra gli altri di approfondimento e conoscenza. Ma solo in teoria perché nella realtà e nella stragrande maggioranza dei casi, i musei sono spazi che per forza di cose diventano celebrativi”.

(com.unica, 16 settembre 2015)

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