Migranti: sui social sono percepiti come un rischio per la salute
L’arrivo di migliaia di migranti sul nostro territorio è stato al centro delle cronache degli ultimi mesi e ha colpito gli italiani. Tra i temi più discussi, i rischi percepiti per la salute. Blogmeter ha analizzato come questo tema è stato discusso sui social media.
Dall’osservatorio socio-politico Lorien Consulting, relativo al mese di agosto, emerge che le news relative agli sbarchi dei profughi sono quelle che più hanno colpito gli italiani con il 52% degli intervistati che si sentono minacciati da questa nuova ondata. Sono diverse le ragioni per cui la presenza dei migranti è percepita come un rischio, tra queste spiccano i “timori per la salute”. Pertanto Blogmeter ha deciso di indagare come, sui social media, le persone parlano di questo tema: quali sono i rischi percepiti? Chi guida il dibattito? Quali sono le emozioni che emergono dalle conversazioni?
Blogmeter ha presentato i risultati di questa analisi nel corso del seminario “Notizie sulla salute a forte impatto emotivo” tenutosi per l’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Dalle discussioni in rete che hanno avuto luogo tra giugno e agosto 2015 emerge che il tema della salute, in relazione ai migranti, è discusso prevalentemente in merito ai rischi di contagio, piuttosto che alle effettive condizioni sanitarie o all’accesso alle cure dei migranti stessi.
In particolare, la patologia più citata, con oltre il 60% dei messaggi, è la scabbia, ritenuta una malattia esotica nonostante il parassita sia presente a tutte le latitudini, seguita dalla malaria e dalla tubercolosi. Tra gli eventi che hanno portato a generare questa sensazione di “pericolo contagio” c’è stata l’identificazione di alcuni casi di scabbia e malaria alla Stazione Centrale di Milano, dove si era creato un centro di accoglienza provvisorio: evento ripreso dai siti di news e da alcuni esponenti politici che sui propri profili social ne hanno parlato in toni indignati, generando numerosi commenti.
Politici e giornalisti partecipano attivamente alle conversazioni spesso esponendo posizioni piuttosto nette: da un lato Matteo Salvini, che pubblicando sulla propria pagina Facebook post in cui denuncia la presenza di casi di scabbia e di malaria tra i rifugiati giunti sulle coste italiane o presenti in stazione centrale a Milano, alimenta le reazioni “di pancia” della popolazione focalizzandosi sui rischi di contagio. Ma anche Magdi Cristiano Allam e Giorgia Meloni utilizzano i casi di scabbia come argomento a sostegno delle critiche nei confronti delle politiche in tema di immigrazione del governo Renzi. Dall’altro lato Gad Lerner critica le dichiarazioni di Mariastella Gelmini e cerca di ridimensionare la paura del contagio sanitario, e Enrico Mentana punta un faro sulla paura di un altro tipo di contagio, quello dell’ideologia del “me ne frego”.
Per riuscire a capire meglio quale sia l’atteggiamento prevalente nei confronti del tema, le conversazioni sono state analizzate dal motore semantico di Blogmeter, configurato per identificare le emozioni riconosciute come primarie dalla letteratura psicologica, ovvero: amore, gioia, stupore, tristezza, paura, disgusto, rabbia.
Si rileva che prevalgono le emozioni negative: su Facebook, dove i toni urlati della propaganda politica influenzano fortemente gli utenti, si rilevano prevalentemente emozioni didisgusto– per le condizioni igieniche delle aree in cui si concentrano maggiormente i migranti e in generale per la situazione ritenuta fuori controllo – erabbia,da un lato contro la gestione della situazione di emergenza da parte dei politici che non attuano politiche di controllo e dall’altro contro la disinformazione orientata a influenzare le opinioni. La rabbia viene anche espressa contro l’ipocrisia, sia di chi si professa cristiano e poi non vuole accogliere chi si trova in una situazione di bisogno, sia di chi invece si schiera a difesa dei migranti minimizzando i problemi di ordine pubblico e i timori dei cittadini. Nei portali dinewsprevale invece un tono più obiettivo, a cui spesso seguono commenti con un tono ditristezzaper le vicende vissute e il destino dei migranti.
Twitter invece vede prevalere la paura, in quanto si condividono le notizie relative ai casi di scabbia e si parla maggiormente dei rischi per la salute, pur con esponenti del terzo settore attivi sul campo che ricordano che la malaria non è contagiosa.
(Blogmeter, 5 ottobre 2015)