12 ottobre: oggi il calendario della storia è zeppo di avvenimenti
[Accadde Oggi]
12 ottobre 1492: Colombo scopre l’America
Universalmente conosciuto è che il 12 ottobre del 1492, il cittadino della Repubblica di Genova e poi suddito del Regno di Castiglia Cristoforo Colombo scoprì l’America. Ma lui non lo sapeva. Avvistò e sbarcò nell’odierna San Salvador (ma forse più esattamente in un’isola delle Bahamas) dopo quasi due mesi di viaggio essendo partito daPalos de la Frontera il 3 agosto 1492 e restò nella sua convinzione di essere approdato in Asia. Solo cinque anni dopo, avranno coscienza di essere giunti in un nuovo mondo e in un altro continente altri due italiani il fiorentino Amerigo Vespucci e il genovese (ma forse laziale di Gaeta) Giovanni Caboto. Il primo, Il 24 giugno 1497, raggiunse l’attuale Colombia, mentre il secondo, nello stesso giorno, approdò nella Nuova Scozia in Canada. Tre italiani che sognarono e approdarono nel nuovo continente l’America. Ma, l’America quella dell’opulenza e del facile arricchimento, nessuno di loro la raggiunse mai. Al solito vi arrivarono tutti gli altri e ad arricchirsi furono principalmente gli inglesi giacché gli spagnoli, i portoghesi e i francesi erano molto presi da altre faccende di carattere politico-religioso. Il dramma vero iniziava per le popolazioni aborigeni del Nuovo continente.
12 ottobre 1935: nasce Luciano Pavarotti
Era il 17 febbraio 1972 quando il pubblico del Metropolitan di New York scopre di trovarsi dinanzi ad uno dei più grandi tenori di tutti i tempi. E’ il modenese Luciano Pavarotti che, allora appena 37enne, sbalordisce i melomani del tempio della lirica Newyorchese che lo chiameranno al sipario per ben 17 volte in un record ancora oggi imbattuto. Il tenore italiano si esibiva nel ruolo di Tonio nell’opera donizettiana “La Fille du Régiment” e riuscì ad eseguire ben nove do acuti a voce piena. Fu l’inizio di una carriera trionfale che nel tempo si è tramutata in un mito: “Vincerò” Big Luciano. Luciano Pavarotti rimarrà nel firmamento mondiale dei più grandi cantanti lirici e universalmente noto per aver avvicinato al bel canto anche coloro che ne erano esclusi.
12 Ottobre 1960: Nikita Kruscev batte la scarpa sui tavoli dell’ONU
New York. Durante un’Assemblea delle Nazioni unite, il segretario del partito comunista russo Nikita Kruscev per protestare contro l’intervento di un oratore filippino, Lorenzo Sumulong, che stava parlando della dominazione sovietica sui paesi dell’Europa dell’est, si tolse una scarpa e brandendola la batté con veemenza sul tavolo. Il gesto resterà una delle immagine icona del Ventesimo secolo. La scarpa, di colore chiaro, con i lacci, rimarrà poi in bella vista sul tavolo per tutto il tempo della seduta all’ Onu. In seguito molti diplomatici affermeranno che non si è mai capito se Kruscev abbia davvero usato una delle sue, ne abbia presa una in prestito da Gromiko, che gli stava accanto, o ne avesse portata una apposta nella borsa, per batterla sul tavolo. Quelli erano i tempi in cui i comunisti erano veramente ruspanti e la sinistra in genere non aveva ancora scoperto il bon ton.
(Franco Seccia/com.unica, 12 ottobre 2015)