Parigi, è caccia di Abdelhamid Abbaoud
Morti ed arrestati (5 poliziotti feriti e morte di un cane da esplosivi) nel blitz che questa mattina all’alba, l’antiterrorismo ha messo in atto ad opera dalle forze speciali francesi nella banlieue parigina di Saint-Denis. Sono stati effettuati sette arresti, tre dei quali all’interno dell’appartamento preso d’assalto dagli agenti.
Le fonti hanno confermato anche la morte di un secondo jihadista oltre alla donna fattasi saltare in aria con una cintura esplosiva, l’unica finora di cui la procura di Parigi aveva dato notizia. Delle sette persone fermate, tre sono state arrestate all’interno dell’appartamento, due in appartamenti vicini e due all’esterno dell’immobile.
L’operazione è stata lanciata con l’obiettivo di catturare Abdelhamid Abaaoud, considerato il ‘cervello’ delle stragi di venerdì scorso, ma non è chiaro se questi si trovasse effettivamente all’interno dell’appartamento, così come altri latitanti. Ieri ad Hannover, la partita di calcio Germania-Olanda è stata annullata a seguito di un allarme bomba cancellata anche Belgio-Spagna. Un’atmosfera tesa, quella che si respira in Europa, raccontata sui quotidiani anche attraverso la descrizione delle chiamate ricevute dal centralino del comune di Parigi e la significativa riduzione degli ingressi in metropolitana.
Quello di oggi “è un clima che richiama l’ascesa del nazismo”. Così il rabbino Giuseppe Laras sulle pagine del ‘Corriere della Sera’. “Gli ebrei, ora come in passato, sarebbero causa dei mali del mondo. Se non ci fosse Israele, sostengono molti, musulmani e non, vi sarebbe pace con l’Islam. È falso. È una verità apparente trasformata in dogma. I jihadisti lo sanno bene – scrive Laras – e sosterranno questa tesi avvelenata e allettante per far credere che solo così tornerà a esservi pace, anche in Europa”.
Sempre sulle pagine del quotidiano di via Solferino, lo scrittore israeliano Amos Oz si appella ai musulmani moderati: “Sono loro – spiega – che dovrebbero denunciare i fanatici nei loro quartieri e impugnare il bastone quando necessario”. Oz propone inoltre che si crei un piano di aiuti per il mondo islamico simile a quello che fu il piano Marshall per l’Europa del dopo-guerra.
Mentre continua l’azione militare francese contro il Califfato, dal Cremlino arrivano parole di sostegno inequivocabili: “Uniti come contro Hitler”. Intanto l’Unione Europea si prepara a scendere in campo per aiutare la Francia come sancito dai trattati che prevedono, in caso di attacco armato sul territorio di uno stato membro, che gli altri Paesi dell’Unione prestino assistenza.
(com.unica,19 novembre 2015)