Il filosofo francese Bernard-Henri Lévy, in un editoriale pubblicato sul ‘Corriere della Sera’ auspica l’intervento dell’Occidente via terra in Siria e in Iraq per battere l’Isis e si chiede se gli Stati Uniti si schiereranno al fianco della Francia in questa guerra. Proprio nelle prossime ore i suoi dubbi potrebbero essere sciolti, visto l’imminente incontro tra il presidente Usa Barack Obama e il presidente francese Francois Hollande.

E mentre si decidono i piani militari, l’economista Nouriel Roubini, intervistato da  ‘La Repubblica’, avverte che il terrorismo può avere ripercussioni serie sull’Europa: “la vera sfida – afferma – è investire contro la paura evitando la crisi”.

Furio Colombo dalle colonne de ‘Il Fatto Quotidiano’ invece riflette sulla possibile azione militare: “Bombardando con forza e potenza colpisci. Ma chi? Certo non coloro che hanno impiantato in modo geniale questo mondo parallelo di terrore irraggiungibile. Adesso tocca a noi essere geniali e scoprire il gioco. II loro marchio è la pratica della assoluta mancanza di pietà. La prova di genialità a noi richiesta per continuare la vita è molte volte più grande. E non è la guerra”.

(com.unica, 23 novembre 2015)

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