Secondo i primi exit poll diffusi dalla tv francese il Front National di Marine Le Pen è il primo partito di Francia alle regionali con il 29,83%, seguito dai Républicains di Nicolas Sarkozy con il 27% e dai socialisti con il 23%. Il Front National è in testa in sei regioni mentre Marine Le Pen e Marion Le Pen-Marechal avrebbero conquistato circa il 40% dei voti nelle regioni in cui si sono candidate: Il Nord Pas-de-Calais Picardie e la Provence-Alpes-Cote d’Azur.

Il grande sconfitto di queste elezioni è senz’altro l’ex presidente Sarkozy, che ha così commentato a caldo l’esito finale: “Il risultato dimostra che i francesi sono esasperati, che la Francia ha troppo indietreggiato e lo ha fatto soprattutto in questi ultimi quattro anni. E chiedono che non arretri più”. Sarkozy ha anche annunciato di rifiutare qualsiasi forma di alleanza con il partito socialista nei ballottaggi delle regionali che si terranno in Francia domenica prossima. “Noi comprendiamo l’inquietudine” di chi ha votato il Front National, ma c’è il rischio che si creino le condizioni di un disordine pericoloso nelle loro regioni e nel nostro paese”, ha dichiarato.

“Grande Marine, cambierà anche l’Italia”, è il commento del leader leghista Matteo Salvini appena appresi i risultati elettorali. La stessa Marine Le Pen ha confermato di considerare Salvini come suo naturale alleato in Europa e gli ha inviato questo messaggio augurale: “Auguro a Matteo Salvini “molto successo. È un uomo coraggioso, spero che otterrà alle prossime elezioni lo stesso risultato che ha ottenuto il Front National in Francia”, ha detto Marine Le Pen, rispondendo ad una domanda se il Fn e la Lega possano insieme cambiare l’Europa, come auspicato da Salvini, ha risposto “Sì, assolutamente”.

Il ‘Corriere della sera’ oggi ha proposto nell’occasione un confronto tra Marine Le Pen, figlia del fondatore del partito Jean-Marie, laica e ribelle, e la nipote Marion Maréchal-Le Pen, cattolica e anti-gay. Dietro al loro successo, viene spiegato, “non c’è soltanto la richiesta di una stretta sull’immigrazione e di una lotta senza quartiere ai terroristi, per i quali Marine invoca il ritorno della ghigliottina” ma anche l’angoscia di una nazione abituata all’egemonia, “che ora sente di non contare molto più di nulla”.

(com.unica, 6 dicembre 2015)

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