La lotta all’Isis, la questione aperta in Libia, il rapporto con le potenze dell’occidente: questi alcuni dei temi cardine dell’intervista al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni pubblicata oggi dal ‘Corriere della Sera’. “L’Italia è molto attiva dentro il processo diplomatico sulla Siria – spiega Gentiloni – giunto ad uno snodo fondamentale, anche alla luce dei colloqui tra Putin e Kerry”. “Ci sono le premesse – prosegue – perché a gennaio comincino i negoziati tra il regime e le opposizioni, avvio che dovrebbe coincidere con il cessate il fuoco”; un processo che porterebbe nei sei mesi successivi all’uscita di scena di Assad.

Gentiloni parla poi di decisione strategica rispetto allo schieramento di 450 soldati italiani per difendere la diga di Mosul (Iraq), territorio chiave per evitare che Baghdad cada nelle mani dell’Isis. Su ‘La Repubblica’, il commento riguardo l’annuncio da parte dell’Arabia Saudita della creazione di un’alleanza islamica contro l’Isis. Ad essere escluse dall’accordo, sia l’Iran che l’Iraq. “Per Riad – viene riportato – la battaglia contro l’Iran è importante quanto quella contro Al Qaeda e lo Stato Islamico, forse persino più importante”.

(com.unica, 16 dicembre 2015)

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