Gentiloni e Alfano al lavoro per la sicurezza

“Ci stiamo avvicinando a voi, il castigo sarà duro, la Palestina sarà la vostra tomba”. È la minaccia del leader dello Stato Islamico Abu Bakr al Baghdadi che ha promesso guerra agli ebrei e a Israele nel primo audio diffuso dopo sette mesi di silenzio, in cui chiama a raccolta i fedeli per combattere le battaglie del Califfato. Oltre a Israele, al Baghdadi si scaglia contro la coalizione anti Isis (americani, russi e l’Arabia Saudita). Un nuovo messaggio che arriva nel contesto delle segnalazioni dell’intelligence austriaca, che fanno temere possibili attacchi in luoghi affollati di diverse capitali europee a capodanno.

È dunque alta l’allerta, specialmente dopo l’arresto il 22 dicembre a Sarajevo di undici militanti, sospettati dalla procura di pianificare un attentato per la notte del 31 dicembre.  “Il comunicato di Al Baghdadi, al di là delle verifiche necessarie che non si fanno all’impronta, vuole esibire forza in un momento che invece è di vera difficoltà militare. Certamente Daesh non va sottovalutato, la sfida sarà lunga, ma l’azione della comunità internazionale è diventata più efficace”.

Sono parole di rassicurazione quelle del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, intervistato da Repubblica, di fronte ai nuovi allarmi sul fronte del terrorismo. Sull’allerta lanciata dall’Austria invita dunque alla cautela: “La polizia austriaca parla di persone che sono state segnalate. Non trasformerei questo in nulla di più o di meno rispetto allo scenario in cui siamo da mesi: nulla di più perché non ci sono informazioni precise su luoghi, date, dettagli particolari. Nulla di meno perché in Italia come in Europa tutti abbiamo ben chiaro quello che Daesh e i suoi accoliti hanno compiuto e possono compiere. Lavoriamo per la sicurezza – il suo appello – senza lasciarci fuorviare”. D’accordo il ministro dell’Interno Angelino Alfano: “Mai sottovalutare nulla – ha detto in un’intervista al Corriere – ma non possiamo nemmeno farci paralizzare”.

(com.unica, 27 dicembre 2015)

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