È ancora aperta, dopo la seconda notte di incessanti ricerche, la caccia all’uomo a Tel Aviv per arrestare l’autore dell’attentato del primo dell’anno nel pieno centro della città, identificato come Nashat Milhem, ventinovenne arabo israeliano.

Milhem ha aperto il fuoco in un bar della frequentatissima rehov Dizengoff, uccidendo due persone, Alon Bakal, 26 anni, e Shimon Ruimi, 30, e ferendone altre sette. ‘Il Messaggero’ tra gli altri riporta le voci di condanna della comunità arabo-israeliana, che ha preso le distanze dalla violenza, e l’intervento del primo ministro Benjamin Netanyahu, che si è recato personalmente sul luogo dell’attentato: “Non sono disposto ad accettare due Stati all’interno di Israele. Questo periodo è finito. Se si vuole essere cittadini di Israele e goderne dei diritti – le sue parole – bisogna rispettarne le regole”.

(com.unica, 3 gennaio 2016)

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