Libia, italiani i primi aiuti
È italiana la prima missione umanitaria in Libia di un paese della comunità internazionale, inviata per soccorrere 15 giovani feriti a Misurata nell’attacco terroristico dell’Isis a una scuola di polizia a pochi chilometri dalla città. A richiederla, riporta “La Stampa”, il premier incaricato a capo del Consiglio Presidenziale Faiez al Sarraj.
Per trovare delle soluzioni alla crisi libica si terrà a Roma il prossimo 19 gennaio una riunione a cui prenderanno parte politici dei Paesi presenti alla Conferenza di per la Libia che si è tenuta sempre nella capitale italiana lo scorso 13 dicembre.
Il ministro degli Affari Esteri italiano Gentiloni ha inoltre confermato sabato al premier designato Al Sarraj il pieno sostegno dell’Italia all’azione del Consiglio Presidenziale libico. Nel corso di un colloquio telefonico con Al Sarraj e con il rappresentante speciale per la Libia del Segretario Generale ONU, Martin Kobler, Gentiloni ha rinnovato il pieno appoggio all’attuazione degli accordi di Skhirat e della Risoluzione n. 2259 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Bisogna dar vita quanto prima a un Governo di Accordo Nazionale e concentrarsi sulla comune lotta al terrorismo e sulla ricostruzione e pacificazione del Paese”, ha sottolineato il nostro ministro degli Esteri, che si è detto “soddisfatto per l’impegno e la determinazione che ho riscontrato anche stamani da parte del premier Al Sarraj e di Martin Kobler”.
Per esaminare il dossier libico intanto il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha riunito oggi lo stesso ministro Gentiloni, quello dell’Interno Angelino Alfano, della Difesa Roberta Pinotti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Marco Minniti. Alla riunione erano presenti anche il Capo di stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano, il Direttore del Dis, Giampiero Massolo, il Capo della Polizia, Alessandro Pansa.
(com.unica, 12 gennaio 2016)