Fermo intervento del mondo accademico che conta contro i 169 firmatari del manifesto di boicottaggio del Technion, in gran parte pesci piccoli dell’università italiana.

“La scienza è il miglior modo per superare le conflittualità. Boicottare Israele vuol dire boicottare la ricerca scientifica e questo non è mai un bene” ha detto tra gli altri Marco Gilli, magnifico del Politecnico di Torino.

“Il boicottaggio non è solo contro Israele e le sue politiche. È di chiaro stampo antisemita” sottolinea il presidente dell’Italian Technion Society Piero Abbina.

(com.unica, 3 febbraio 2016)

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