“Ogni negoziato parte da una situazione di conflitto, non esistono guerre che durino per sempre. Trent’anni fa con Egitto e Giordania eravamo in una condizione oscura. Per trovare la pace bisogna essere creativi. In fondo è semplice, dobbiamo arrivare ad avere due Stati, non ci sono altre soluzioni”. È quanto sostiene l’ex presidente israeliano Shimon Peres in una intervista a La Stampa (Massimo Russo). Che coglie l’occasione per ribadire il proprio motto: “Ottimisti e pessimisti muoiono entrambi, per questo preferisco essere ottimista”. Quanto ad Hamas la sua posizione è molto netta: “Hamas è un fenomeno transitorio, non esisterà in futuro. Una protesta non è un messaggio”. 

Peres risponde anche a una domanda sulla crisi dei rifugiati, che può trovare soluzione, a suo avviso solo “esportando lavoro e sviluppo, non importando persone. La scienza non ha confini, né bandiere, può portare crescita. Personaggi come Stalin, Hitler, Mussolini hanno mandato a morte le persone. Bill Gates non ha mai tagliato la testa a nessuno, Mark Zuckerberg non ha creato la ghigliottina”. 

(com.unica, 12 febbraio 2016)

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