Fine delle ostilità entro una settimana e aiuti umanitari subito, entro il weekend. È questo in sintesi il risultato raggiunto con l’accordo trovato al termine di un’estenuante giornata di trattative prolungata fino alle prime ore della notte.

Nell’atto conclusivo del summit si legge che i membri del Gruppo internazionale di sostegno (Issg) si impegnano a esercitare la loro influenza per una immediata e significativa riduzione delle violenze che porti alla fine delle ostilità in tutta la nazione entro una settimana, si legge nell’atto finale. Il segretario di stato americano John Kerry, alla fine della riunione ha così affermato: “Siamo lieti di dire che è stato raggiunto un accordo a Monaco, che ci sono stati dei progressi e che questo migliorerà la vita quotidiana dei siriani”.

Lo stesso Kerry e il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov nel presentare l’accordo hanno anche spiegato che l’Onu riunirà oggi alle 16 a Ginevra una task force composta da membri dello stesso Issg, a cui verrà sottoposto un piano delle Nazioni Unite di interventi umanitari mirati. “Più a lungo dura la guerra più ne approfittano gli estremisti”, ha aggiunto Kerry, sottolineando che tutti hanno capito la grande importanza di questo momento, e che c’è stata una forte presenza dei singoli Stati al vertice.

L’intesa tuttavia però non comporta un vero e proprio cessate il fuoco e nemmeno la fine dei bombardamenti da parte di Mosca. Lavrov infatti ha voluto precisare che la Russia non cesserà gli attacchi aerei perché la fine delle ostilità non si applica allo Stato islamico e ad Al Nusra, il gruppo affiliato ad Al Qaeda.

(com.unica, 12 febbraio 2016)

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