I quattro schiaffoni tedeschi
Brutto passo indietro per l’Italia di Antonio Conte nell’ultima amichevole prima delle convocazioni per l’Europeo in Francia. All’Allianz Arena gli Azzurri sono affondati sotto i colpi della Germania, subendo un preoccupante 4-1. Vantaggio tedesco con Kroos al 24’ bissato da Gotze prima dell’intervallo. Nella ripresa Hector e Oezil su calcio di rigore calano il poker prima del gol della bandiera di El Shaarawy nel finale. Le parole del Cr Conte: “L’avevo detto che servivano questi test importanti per fare delle valutazioni, sicuramente abbiamo incontrato i migliori, abbiamo lavorato i ragazzi hanno dato tutto quello che c’era da dare. Non c’era da fare trionfalismi con la Spagna e non dobbiamo abbatterci ora. Sappiamo che dobbiamo lavorare”.Le pagelle degli azzurri: Buffon 5: quattro gol sul groppone e anche un’uscita troppo irruenta su Rudy che porta al calcio di rigore di Ozil. Anche per il numero uno azzurro una brutta partita. Darmian 5: colpevole insieme a Florenzi in occasione del secondo gol, facendosi trovare fuori posizione in occasione della marcatura di Gotze. Un errore che pesa e macchia in maniera irreparabile la sua prestazione Bonucci 4.5: serata da dimenticare per il centrale azzurro. Ha il compito di guidare la difesa e tutto il reparto cola a picco. Rinvia male sul primo gol e scivola malamente in occasione della terza rete. Si fa anche male ed esce in barella. Dal 61′ Ranocchia 6: entra al posto di Bonucci con la Germania che tira il freno a mano e non deve compiere grandi interventi. Sfiora anche il gol. Acerbi 5,5: non è il primo colpevole nelle quattro reti tedesche, dove gli errori sono di altri compagni, ma finisce anche lui nel disastro azzurro di Monaco.
Florenzi 5: sbaglia completamente la diagonale e si perde Gotze che appoggia il 2-0 alle spalle di Buffon. Anche in fase offensiva si vede pochissimo. Prestazione deludente per il folletto della Roma. Dal 61′ De Silvestri 6: più propositivo rispetto a Florenzi, ma ha anche il vantaggio che la Germania ha staccato ormai la spina ed è meno incisiva.
Montolivo 5: la difesa azzurra balla anche a causa del poco filtro fatto dai due centrocampisti italiani. Si limita al compitino e si divora anche il gol che avrebbe riaperto la partita. Bocciato completamente l’abbinamento con Motta.
Motta 4.5: lento e prevedibile. Doveva essere il perno del centrocampo azzurro e quello chiamato a fare gioco ed invece non gli riesce davvero nulla. Passo indietro importante rispetto alla buona prestazione con la Spagna. Dal 68′ Parolo 5.5: neanche lui riesce a dare il cambio di ritmo in mezzo al campo. iaccherini 5: poco appariscente sulla sinistra dove soffre la fisicità di Rudiger e la corsa di Rudy. Si fa vedere raramente e non crea mai superiorità numerica. Dal 69′ El Shaarawy 6.5: il migliore senza dubbio dell’Italia. Sfrutta al meglio i minuti che Conte gli concede, trovando il gol e rendendosi pericoloso in altre occasioni. Bernardeschi 4.5: uno degli uomini più attesi della serata ed è anche uno di quelli che ha deluso maggiormente. In attacco sbaglia tutto e non riesce mai a saltare l’uomo. Protagonista in negativo anche sul quarto gol, sbagliando lo stop e lasciando il pallone a Rudy poi steso da Buffon. Zaza 5: lotta, fa “a botte” con la difesa tedesca, ma crea anche tanta confusione e non crea nessun pericolo alla porta di Ter Stegen. Si fa notare solo per un sinistro potente alto di poco. Dal 78′ Antonelli s.v: troppo poco per giudicarlo. Insigne 5.5: sicuramente volenteroso e il più intraprendente del tridente titolare. Tanto movimento e qualche buon dribbling, ma manca di concretezza nel momento di calciare verso la porta. Dal 68′ Okaka 6: entra con voglia e spirito di sacrificio. Dialoga bene con El Shaarawy e si fa notare anche per un diagonale poi bloccato da Ter Stegen. All. Conte 5: la peggior Italia da quando siede sulla panchina azzurra. Notevole passo indietro rispetto alla prestazione con la Spagna. La differenza tra noi e i Campioni del Mondo è tanta ed è difficile colmarla prima dell’inizio degli Europei.
(com.unica, 30 marzo 2016)