Carneficina in un locale gay di Orlando (California): oltre 50 morti
È molto probabile si tratti di terrorismo islamico. Identificato il killer, poi ucciso dalla polizia. Gruppi jihadisti festeggiano.
Il killer ha fatto irruzione in un locale gay, il Pulse club, nel centro di Orlando, e dopo aver preso in ostaggio alcune persone ha cominciato a sparare all’impazzata, fino a quando non è stato immobilizzato e poi ucciso da un gruppo di assalto della polizia. Secondo i dati comunicati dal sindaco della città californiana i morti sarebbero 50, 53 i feriti.
Il killer è stato identificato ed è Omar Mateen, 29 anni, un cittadino statunitense di origine afgana di Port St. Lucie (località a sud di Orlando). Era noto all’Fbi perché faceva parte dell’elenco di cento persone sospettate di essere simpatizzanti dell’Isis. È quindi molto probabile che l’aggressore fosse un “radicalizzato” islamico, ancora però non si sa se si debba considerarlo un “lupo solitario” o aggregato a un gruppo estremista. “È stato un attacco ben organizzato e preparato” ha dichiarato un portavoce dell’Fbi, confermando che è da classificare a tutti gli effetti come un atto terroristico.
Non ci sono al momento rivendicazioni dell’attentato, anche se molti jihadisti stanno celebrando sul web la mattanza di Orlando come “il miglior regalo per il Ramadan”. Lo si apprende da un twitt di Rita Katz, direttrice del “Sit”e, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste in rete. I jihadisti, riferisce il Site, inneggiano all’assassino con queste parole: “Possa Allah accogliere l’eroe che lo ha fatto e ispirare altri a fare lo stesso”.
Il presidente Barack Obama è stato informato della tragedia e ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime. Ha offerto tutto il supporto possibile del governo e chiesto di essere costantemente informato. Il sindaco e il governatore della Florida, Rick Scott, hanno dichiarato lo stato di emergenza.
(com.unica, 12 giugno 2016)