E Hugo Pratt creò Corto Maltese, antieroe di carta e moderno Ulisse
Il personaggio di Corto Maltese comparve per la prima volta nel n.1 della rivista Sgt.Kirk, edita da Fiorenzo Ivaldi Editore. “La Ballata del Mare Salato”, una storia di pirati ambientata in un’isola del Pacifico, fu scritta da Hugo Pratt e pubblicata il 10 luglio 1967, diventando una pietra miliare per il fumetto d’avventura. La storia a puntate terminò nel n.20 della rivista Sgt. Kirk nel febbraio 1969. L’anno successivo Pratt iniziò a scrivere racconti brevi, con protagonista Corto Maltese, per la rivista francese Pif Gadget, di Editions Vaillant. In tutto Pratt pubblicò 21 episodi di Corto Maltese per questo editore tra il 1970 e il 1973, acquistando una notevole fama, che in Italia tardava ad arrivare. Da noi la prima edizione in un unico albo apparve nel 1972 ad opera della Mondadori.
Corto Maltese prese vita dalle mani di Hugo Pratt, il quale fabbricò gli indizi che disseminò intorno per costruire la storia di questo personaggio. Veniamo così a sapere che Corto Maltese nasce il 10 luglio 1887 a Malta. Suo padre era una marinaio inglese e sua madre una gitana di Siviglia. Nel 1900 si trova nella Cina della Rivolta dei Boxers. Nel 1904 si imbarca sul Vanità Dorata per fare scalo a Buenos Aires, dove impara a ballare il tango. Di professione marinaio, nel 1910 abbandonò la legalità per darsi alla pirateria. La sua vita fu un susseguirsi di avventure in giro per il mondo dove incontrò personaggi eterogenei e multiforme. Poi Hugo Pratt decise di farlo sparire misteriosamente e questa notizia si raccolse nella serie “Gli Scorpioni del Deserto” , ambientata in Abissinia durante la Seconda Guerra Mondiale: qui il guerriero Cush, amico di Corto, racconta che quest’ultimo è sparito durante la Guerra di Spagna. Finisce così la storia di Corto Maltese.
Con amici in tutto il mondo, tanto in quello criminale che in quello legale, Corto attraversa i primi 25 anni del XX° secolo, con una certa ironia, ma anche con tanta umanità. Anarchico, indolente e romantico, orecchino d’oro al lobo sinistro e berretto calato sugli occhi, Corto, che in Spagnolo vuol dire “svelto”, è un moderno antieroe amante della libertà. Una sorta di Ulisse che esplora i luoghi più affascinanti del mondo, da occidente a oriente, alla ricerca di qualche improbabile tesoro, imbattendosi in personaggi come Jack London, Butch Cassidy, Herman Hesse e Gabriele D’Annunzio e finendo per scontrarsi con le contraddizioni politiche e militari dell’epoca. Durante le sue avventure si schierò sempre con i più deboli, si circondò di amici fidati e seppe mantenere solide amicizie con criminali come Rasputin, l’esule russo crudele e assassino, e l’avventuriera Venexiana Stevenson.
A Corto Maltese sono stati dedicati francobolli e statue, brani musicali e strade, cartoni animati e spettacoli teatrali. Di lui Hugo Pratt disse: “Corto Maltese non morirà, Corto Maltese se ne andrà, perché in un mondo dove tutto è elettronico, dove tutto è calcolato, tutto è industrializzato, è consumo, non c’è posto per un tipo come Corto Maltese”.
(Nadia Loreti/com.unica 10 luglio 2016)