Fiuggi: la storia di Memme Bevilatte salvata da Teresa
Mercoledì 20 luglio (ore 21,15 – Giardino dell’Excelsior, Bar DueP, via Ernesta Besso, Fiuggi Città) Pino Pelloni presenta il libro di Italo Arcuri Memme Bevilatte salvata da Teresa alla presenza della signora Miriam Dell’Ariccia.
Il libro racconta una storia di salvezza avvenuta a Riano, in provincia di Roma, durante gli anni dell’occupazione tedesca. Protagonisti Teresa Giovannucci e Pietro Antonini, che, per nove mesi, nascosero presso la loro casa otto ebrei, tra cui una bambina di tre anni, Miriam Dell’Ariccia, alias Memme Bevilatte, salvandoli da morte certa.
Teresa, che era la domestica di casa del rabbino Marco Vivanti e della maestra Silvia Terracina a Roma, quando le persecuzioni razziali nei confronti degli ebrei si moltiplicarono e si infittirono, invitò l’intera famiglia – compresi le figlie Enrica ed Emma, il marito di quest’ultima, Alessandro Dell’Ariccia, suo fratello, la piccola Miriam e una loro cuginetta – a trasferirsi presso la sua abitazione di Riano, paese in cui era andata a vivere dopo aver sposato Pietro, natìo del posto. Gli otto ebrei rimasero nel nascondiglio segreto di Riano dal 30 settembre del 1943 al 6 giugno del 1944, giorno dell’avvenuta liberazione del paese a 23 Km a nord di Roma da parte delle truppe Alleate.
In quei terribili 250 giorni di nascondiglio Teresa e Pietro lasciarono alla famiglia Vivanti la loro camera da letto e si trasferirono a dormire in un locale adiacente al salone d’ingresso della casa adibito a forno, utilizzato da tutto il paese e anche dai soldati tedeschi della vicina guarnigione per cuocere il pane e scaldare cibi, su un pagliericcio trasformato alla bell’e meglio proprio sopra il forno a bocca grande in cemento. Il 30 giugno 1993, Teresa e Pietro di Riano, nel corso di una cerimonia che si svolse in Campidoglio a Roma, sono stati ufficialmente nominati “Giusti tra le nazioni” dall’ambasciatore d’Israele Avi Pazner, ricevendo un certificato d’onore e una medaglia nominativa. In loro memoria, a Gerusalemme, nel Giardino dei Giusti, è stato piantato un albero con accanto una lapide commemorativa.
I fatti che si narrano nel libro – l’autore, Italo Arcuri è giornalista e vice sindaco di Riano – raccontano di una vicenda umana che si intreccia a doppia mandata con gli accadimenti più complessivi dell’Italia e del mondo e si sviluppano in un arco temporale che va dal 1924 al 1944: il fascismo, il nazismo, la seconda guerra mondiale, le leggi e le persecuzioni razziali, la liberazione.
Il libro (Suraci Editore) contiene la prefazione di Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
(Giovanna Napolitano/com.unica 18 luglio 2016)