Firenze ricorda l’archeologo di Palmira decapitato dai miliziani dell’Isis
Il 18 agosto 2015 moriva Khaled al-Asaad, l’archeologo di Palmira che fu decapitato dai miliziani dello Stato Islamico perché si rifiutò di rivelare dove fossero stati nascosti i tesori di Palmira.
Per ricordarlo ad un anno esatto dalla tragica morte le Gallerie degli Uffizi di Firenze hanno voluto organizzare uno speciale “Omaggio a Khaled al-As’ad” che si è tenuto nella mattinata del 18 agosto nei locali dell’ex-chiesa di San Pier Scheraggio, con ingresso gratuito dal loggiato degli Uffizi, angolo via della Ninna. “Rendere omaggio alla memoria di questo studioso e conservatore – hanno sottolineato gli organizzatori dell’evento – significa creare un’ occasione preziosa di incontro, approfondimento e riflessione sui temi di civiltà e cultura così delicati in questo duro periodo di scontri e conflitti”.
Insieme al Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, sono intervenuti il comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, Lanfranco Disibio e archeologi che hanno partecipato a missioni internazionali di scavo in Siria: Giuliana Guidoni, funzionaria archeologa del Mibact e Sebastiano Soldi, archeologo presso il Museo Archeologico di Firenze. La prima è intervenuta su “Missione archeologica italo siriana a Bosra: la mia esperienza”; “Palmira e l’archeologia siriana: luoghi, volti e memorie di un patrimonio culturale in tempi di guerra”, l’intervento di Soldi.
(com.unica, 18 agosto 2016)