Come a L’Aquila: terremoto nell’Italia centrale, vittime e devastazione
Alcune scosse violente di terremoto hanno colpito nella notte parte del Centro Italia e sono state avvertite nel Lazio, Umbria e Marche. Tre le scosse più forti. Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3:36 con epicentro a due chilometri da Accumoli, nel Lazio (Google Maps) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 km di profondità. Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Oltre 50 finora (alle 6:40) le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore. “È un terremoto paragonabile, per intensità, a quello dell’Aquila”, ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio. Secondo il ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Andrea Tertulliani non si può escludere che ci possano essere nelle prossime ore delle scosse paragonabili a quella principale. “Stiamo parlando di un’area ad altissimo rischio”, ha detto il sismologo.
Situazione particolarmente tragica ad Amatrice, nel reatino, dove un ponte sarebbe sul punto di crollare e il comune è rimasto senza elettricità. Il corso principale è letteralmente devastato: all’inizio della via è in corso un’operazione per salvare sei persone che sono sotto un cumulo di macerie alto almeno dieci metri. “È un dramma, ci sono dei morti e persone sotto le macerie”, ha detto il sindaco Sergio Pirozzi. “Metà paese non c’è più”, ha aggiunto, “le strade di accesso sono bloccate”. L’ospedale di Amatrice è inagibile. Feriti e barelle vengono curati anche in strada davanti all’ospedale. Le ambulanze stanno trasferendo i feriti a Rieti, mentre i pazienti del nosocomio vengono trasferiti in altri ospedali.
Altrettanto grave il quadro che si è presentato ai primi soccorritori ad Accumoli dove ci sono almeno tre vittime accertate. Inoltre una famiglia di quattro persone – due bambini piccoli e i loro genitori – è sotto le macerie e non da segni di vita. Due persone sono morte nel crollo della loro abitazione a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata. Lo confermano i carabinieri. Si tratterebbe di una coppia di anziani coniugi, deceduti nello stesso crollo.
Come succede sempre in questi casi l’Esercito è stato mobilitato per far fronte all’emergenza. Una componente del 6/o reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partita verso le zone colpite dal sisma. Palazzo Chigi ha riunito il comitato operativo della Protezione civile che è in contatto con tutti i territori colpiti dove sono in arrivo mezzi speciali. Sono stati attivati i numeri di emergenza 800840840 e 803555.
(com.unica, 24 agosto 2016)