Dopo 30 anni dal primo debutto è tornato a divertire il pubblico del Teatro Brancaccio il brioso musical scritto da Iaia Fiastri e targato Garinei e Giovannini“ E…SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO?”con le musiche del grande Maestro Armando Trovajoli.

Sarà la regia di Saverio Marconi che regala dinamismo e spettacolarità a questa commedia divertente e delicata, sarà l’ interpretazione del cast con Francesco Pannofino nelle vesti di un esilarante diavolo pasticcione, sarà la spumeggiante Emy Bergamo nei panni della ingenua protagonista, le bellissime coreografie di Rita Pivano, interpretato da un corpo di ballo straordinario ma questo spettacolo ha tutti gli ingredienti per successo ed ha già raccolto i favori crescenti del pubblico che applaude a scena aperta e ride clamorosamente per tutto lo spettacolo alle bellissime trovate comiche e battute che caratterizzano questo testo.

La vicenda è nota: l’anziana Adelina (Emy Bergamo), rimasta zitella, spegne le candeline del suo ottantesimo compleanno in solitudine senza il calore di una famiglia, ma circondata solo da vicini di casa premurosi. La nostalgia per la passata giovinezza prende il sopravvento, ed Adelina esprime un desiderio inatteso per il quale darebbe anche l’anima al diavolo in persona: tornare ai suoi 20 anni giovane e bellissima, ma un po’ troppo ingenua, per poter accettare la proposta di matrimonio di un ricchissimo Principe, che all’ epoca aveva respinto perché in cerca del vero amore. Ma Lucifero è in ascolto e udito il segreto di Adelina in un batter d’occhio realizza il suo desiderio, e per potersi impadronire dell’anima pura della dolce vecchina, le invia un diavolo, goffo e pasticcione, per indurla in tentazione. Il diavolo “Max” dovrà spingerla tra le braccia del Principe e cambiare per sempre così il suo destino. Ecco allora che Adelina torna indietro di 60 anni, quando con sua madre vendeva la frutta nel mercato di Campo De’ Fiori, là povera ma bella, giovanissima e procace, incontra il Principe Poniatowskij, un ricco nobile polacco che le fa delle avances e la insidia come previsto da Lucifero. Ma ogni tentativo di sedurla da parte del Principe si conclude con un bel ceffone proprio come era successo tanti anni prima. Il diavoletto ( Pannofino), ci mette tutto l’impegno ma le sue trame faliscono sempre allora decide di prendere le sembianze di Max l’autista del Principe, e inventa un complicato inganno per poter corrompere la pura Adelina e realizzare la volontà del suo temibile padrone. Inaspettatamente però qualcosa accade ed il Bene trionfa mandando all’ aria i piani malefici del diavolo e dipingendo un lieto fine in cui sarà l’amore a vincere.

Oltre al testo la forza di questo spettacolo risiede in un cast di tutto rispetto: Daniela Terreri, Lucianna De Falco, Maurizio Pepe e Fabrizio Corucci, hanno regalato momenti autentica comicità offrendo un’eccellente prova. Infine last but not least i protagonisti che hanno veramente meritato l’applauso del pubblico:

Max alias Francesco Pannofino tira fuori tutto il suo talento e si dimostra poliedrico, versatile e brillante, in questo ruolo dà prova ottima della sua verve comica innata e persino si cimenta efficacemente nel ballo e nel canto. Emy Bergamo è un Adelina dolce, vivace e verace, che alla bellezza unisce ottime doti di ballerina e canore. Il suo eccellente humour assieme ad una splendida romanità conferisce autenticità al personaggio e rende la sua performance convincente.

Il nuovo adattamento funziona, e rende tutto molto attuale senza stravolgere troppo il testo e rispettando la collocazione temporale originale. La regia di Marconi è al solito perfetta, mentre le scenografie di Gabriele Moreschi sono bellissime, e tratteggiano perfettamente, come in una “cartolina da vacanze romane”, l’ atmosfera romantica e sognante della Roma degli anni ‘50 e ’60, arricchite anche di qualche “effetto speciale” che dà spettacolarità (la scena del diavolo in trono, o le statue parlanti, la piazza di Campo dei fiori), infine i magnifici e coloratissimi costumi di Carla Accoramboni rendono tutto ancora più magico.

Impossibile tornare a casa senza canticchiare le favolose musiche di Trovajoli la cui bellezza non è affatto scalfita dal tempo, ed in particolare ancora colpiscono il cuore brani indimenticabili come: “Da cosa nasce cosa”, “Ridi ridi” e “Ma che sarà?” e l’orecchiabile e divertente sigla dello show “ E…se il tempo fosse un gambero?”.

Uno show adatto a tutti che diverte, appassiona, stupisce e fa rivivere una Roma anni ‘60 che ha sempre il suo fascino. “E se il tempo fosse un gambero?” resterà al Teatro Brancaccio fino al 15 gennaio: uno spettacolo che secondo noi è assolutamente da non perdere e che vi conquisterà.

(Valentina Franci/com.unica, 31 dicembre 2016)

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