Lorella Cuccarini al Brancaccio di Roma con la fiaba di Turandot
Il 9 marzo a Roma ha debuttato la prima nazionale del musical “La regina di ghiaccio”. In un Teatro Brancaccio completamente sold out, Lorella Cuccarini ha trionfato raccogliendo l’ovazione che il pubblico a rivolto a lei e a tutto il cast per l’ottima performance. Alessandro Longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, produce per Viola Produzioni questo nuovo grande musical, riconfermando la squadra vincente di Rapunzel: Maurizio Colombi, Lorella Cuccarini, Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari per le musiche, Giulio Nannini per i testi, Alessandro Chiti per le scenografie, Francesca Grossi per i costumi, Alessio De Simone per il disegno luci Emanuele Carlucci per il disegno suono, Rita Pivano per le coreografie.
La biondissima showgirl e ballerina dopo il successo di Rapunzel ha qui vestito i panni della bellissima e terribile principessa orientale Turandot, figlia dell’imperatore della Cina. Turandot (alias Lorella Cuccarini con lunga parrucca nera e sguardo da ammaliatrice), fa innamorare qualsiasi uomo la guardi in volto, ma questo reca ai poveretti una grande sventura, poichè la principessa è caduta vittima d’ un sortilegio maligno, che l’ha resa fredda e sanguinaria, perciò tutti i suoi pretendenti per poterla sposare devono rispondere correttamente a tre complicatissimi indovinelli, per dimostrare di essere più intelligenti di lei altrimenti subiranno il taglio della testa. Rispondere a tutti e tre gli enigmi è praticamente impossibile, e nessuno ci è mai riuscito. La crudele Turandot negli anni ha così già mozzato la testa a 13 pretendenti con un colpo di katana. Il terrore ed il gelo perenne sono caduti sul regno e sulla città di Pechino, il cielo è oscurato, e gli uomini sono spaventati dalle donne al punto da indossare sempre una maschera, pur di non incrociare mai lo sguardo terribile della sanguinaria Turandot. Resta una sola flebile speranza per riportare la serenità nel regno e spezzare l’incantesimo: un giorno in città giunge un coraggioso straniero, il Principe Calaf, interpretato da Pietro Pignatelli, per tentare di risolvere i tre enigmi ed averla in sposa. Riuscirà Calaf con il calore del suo amore a scaldare il gelido cuore della regina di ghiaccio risvegliandola al fuoco della passione e riportando il sole sul regno?
Il musical, ideato e diretto da Maurizio Colombi, è ispirato alla fiaba persiana da cui il grande maestro Giacomo Puccini prese le mosse per la scrittura del libretto della celebre opera lirica “ Turandot”. L’Opera lirica Turandot, incompiuta per la prematura scomparsa di Puccini, ebbe nelle varie edizioni dei finali distinti. Il moderno adattamento in musical di Maurizio Colombi, formidabile regista che si conferma una delle menti più creative del genere Musical (suoi Rapunzel, Peter pan), dà una nuova chiave di lettura fantastica, più vicina alla sensibilità dei più piccoli al punto che in sala a tratti sembra di assistere al disneyano Mulan. La positiva impressione di assistere ad una fiaba per tutta la famiglia, si rafforza anche grazie all’inserimento nella trama di personaggi inediti: le tre streghe malvagie Tormenta, Gelida e Nebbia, fautrici dell’incantesimo, le bravissime e un po’ “spaventose” Valentina Ferrari (nel ruolo della strega Tormenta),Federica Buda (nel ruolo della strega Gelida) e Silvia Scartozzoni (nel ruolo della strega Nebbia); le tre streghe sono giustapposte ai 3 buffi consiglieri dell’imperatore Ping (Giancarlo Teodori), Pong(Johnathan Guerrero) e Pang il soprano lirico leggero Adonà Mamò che spicca per le straordinarie doti vocali; un oscuro albero parlante, la Dea della Luna Changé, il Dio del Sole Yao. Questi ultimi magistralmente interpretati rispettivamente da Simonetta Cartia e Sergio Mancinelli, regalano autentici momenti di comicità, con numerosi siparietti divertenti ed i loro battibecchi in punta di fioretto, che divertono il pubblico sdrammatizzando la tensione scenica. Comicità affidata anche alla bella voce tenorile del padre della principessa con le sue battute in cui si dimostra ben felice che un uomo si sia avvicinato alla figlia e a Ping, il consigliere gay che non nasconde la sua infatuazione per il bel principe Calaf.
Vera diva la Cuccarini, domina la scena per tutto il tempo, con il suo solito carisma ed un’interpretazione di livello assoluto. Al suo fianco Pignatelli sicuramente non è da meno con un Calaf convincente, capace anche di interpretare con bravura e credibilità la “versione pop” di “Nessun Dorma”, cui regala la sua voce potente e chiara. Questa scena si dimostra, anche dal punto vista scenografico, una delle più emozionanti dell’intero show, infatti per un attimo il palco si tramuta grazie alle video-proiezioni in un meraviglioso cielo stellato, su cui si staglia una splendida luna piena dalle dimensioni colossali, da cui si affaccia la bella Turandot. Applausi a scena aperta per Pignatelli.
La musica originale, composta da 18 emozionanti brani musicali arrangiata e diretta da Davide Magnabosco mantiene dei riferimenti melodici ad alcune tra le più famose arie di Puccini, come il celeberrimo Nessun dorma, rivisitato in chiave pop.
Un cast artistico formato da venti straordinari performer fra attori, cantanti, ballerini, acrobati contribuisce a conferire a questo musical un ottimo livello di spettacolarità e fa sì che il musical nulla abbia da invidiare agli spettacoli di Broadway. Ciò anche grazie alle bellissime scene di Alessandro Chiti, ai sontuosi costumi di Francesca Grossi, ed all’ampio uso degli effetti speciali che abbattono la quarta parete coinvolgendo tutti gli spettatori. In sala infatti la platea stupisce mentre è ora avvolta dalla nebbia, ora battuta da un vento gelido, ed in varie occasioni nevica persino sulle prime file, creando momenti grande suggestione. Agli effetti speciali suggestivi si unisce l’ampio utilizzo di immagini video realizzate ad hoc, con le più moderne tecnologie da Marco Schiavoni (compositore, produttore musicale e videomaker di grandissimo talento) per ricreare la vecchia Pechino e oggetti o luoghi fantastici, come lo spettacolare e terribile melo stregato, o nella bella trovata dell’aggressione al Sole e alla Luna, che compaiono in una video proiezione che evoca un po’ il teatro delle ombre cinesi.
Altre scene di grande impatto visivo da sottolineare: sia la “danza dei principi senza testa”, con cui lo spettacolo assume degli accenti horror, sia l’assolo della Cuccarini, valido non solo per la performance canora della protagonista, ma anche per la trovata dell’“abito-torre” su cui vengono proiettate ad arte delle fiamme. Infine bellissima la scena in cui tutto il cast intona la canzone “Brillerà la città”. In platea ad applaudire la grande Lorella Cuccarini anche un vasto parterre di Vip: Christian De Sica, Nathalie Caldonazzo, Alda D’Eusanio, Beppe Convertini, Pasquale Di Nuzzo, Alice Bellagamba. La neo mamma Serena Rossi e il compagno Davide Devenuto, Sara Di Vaira, Pamela Camassa, Fioretta Mari, Marco Del Vecchio, Amii Stewart, Carolina Rey, Sara Galimberti, Patrizia Pellegrino, Janet De Nardis, Gabriella Labate con il marito Raf e molte altre personalità del mondo dello spettacolo. “La regina di ghiaccio” sarà al Teatro Brancaccio fino al 26 marzo per la gioia di grandi e piccini, regalandoci la magia delle fiabe ed anche un bel messaggio antico ma sempre valido: “Amor vincit omnia!”.
(Valentina Franci/com.unica, 14 marzo 2017)