L’Europa divisa si autocelebra oggi a Roma
Si festeggia oggi il 60esimo anniversario dei Trattati di Roma. Il Papa: rafforzare lo spirito di solidarietà
I 27 leader europei si riuniscono nella Capitale per firmare una nuova Dichiarazione per il rilancio dell’integrazione post Brexit. Un testo rivisto più volte, che mostra le divisioni esistenti, ha sottolineato il Telegraph. Ieri il Papa ha ricordato nel corso di una cerimonia in Vaticano ai 27 capi di stato e di governo europei che l’Ue non è solo un prontuario di protocolli economici. “Il primo elemento della vitalità europea è la solidarietà. Lo spirito di solidarietà è più che mai necessario oggi davanti alle spinte centrifughe e alla tentazione di ridurre gli ideali fondativi in pratiche economiche e finanziarie” – ha detto Papa Francesco. Per il premier Paolo Gentiloni è necessario ripartire dal lavoro, indicando l’urgenza di difendere e rafforzare il modello di welfare europee, in un tempo di profonde trasformazioni per la nostra società. Si tratta, ha ribadito, che “bisogna proseguire senza esitazione e con determinazione nei processi di riforma, a livello europeo e degli stati nazionali, per rendere le nostre economie più competitive e più capaci di guardare al futuro ma anche più coese e giuste”.
Non mancano i malumori di alcuni stati nei confronti del testo comune. La Polonia, che aveva minacciato di non firmare la dichiarazione, ha fatto sapere di aver cambiato idea. Secondo la premier Beata Szydlo il testo della dichiarazione è “sicuro per la Polonia” perché comprende tutte le proposte di Varsavia. “Per questo motivo può essere firmato da noi” ha aggiunto. Riguarda l’unità dell’Ue, la collaborazione fra Ue e Nato, il rafforzamento del ruolo dei parlamenti nazionali e una maggior coesione del mercato comune dell’Ue. Resta ancora in bilico la firma della Grecia: il governo di Atene ha chiesto l’appoggio degli altri leader europei nella trattativa con il Fondo monetario internazionale. “Intendiamo dare il nostro sostegno alla Dichiarazione di Roma”, ha scritto il premier greco Alexis Tsipras in una lettera inviata al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. “Ciò detto, in modo da celebrare i nostri successi, deve essere chiarito su un piano ufficiale che questi nostri successi si applicano anche alla Grecia. In altre parole che l’acquis europeo è valido per tutti i Paesi membri, senza eccezioni, e non per tutti salvo la Grecia”.
Roma oggi sarà una città blindata per tutta la durata del summit: si terranno due sit-in e quattro cortei. In strada ci saranno cinquemila agenti. Chiuso lo spazio aereo. Ieri la Questura ha emesso un foglio di via per sette appartenenti ai centri sociali (Ansa). Si teme la presenza dei black bloc.
(com.unica, 25 marzo 2017)