Per iniziativa della Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze e del Comune di Firenze, il 28 marzo (inizio alle ore 15, a Palazzo Vecchio) si terrà un simposio internazionale dedicato alla libera circolazione delle opere d’arte a livello internazionale, con un confronto tra Italia, Gran Bretagna, Usa, Olanda e Germania. Sono previsti interventi del Sindaco di Firenze Dario Nardella e di Taco Dibbits, Direttore Rijksmuseum, Amsterdam, Gabriele Finaldi, Direttore The National Gallery, Londra, Tomaso Montanari, Professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università “Federico II”, Napoli, Eike Schmidt, Direttore Galleria degli Uffizi, Firenze e di Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito Philadelphia Museum of Art, Philadelphia. A moderare l’incontro sarà Fabrizio Moretti, Segretario Generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze.

Oggi in Italia, nei fatti, l’unico parametro per valutare se un oggetto d’arte può circolare liberamente è di carattere temporale. È vietata infatti la fuoriuscita dai confini nazionali di qualsiasi “manufatto” avente più di 50 anni il cui esecutore non sia più in vita. Quindi non solo le opere antiche, ma anche oggetti d’arte più recenti necessitano di un attestato di libera circolazione per poter essere “esportati”. Negli altri Paesi dell’Ue, recependo una Direttiva Comunitaria, è stata introdotta una soglia di valore al di sotto della quale le opere e gli oggetti d’arte possono circolare senza alcuna autorizzazione preventiva. È negli auspici della Biennale, dopo il simposio, avanzare una proposta al Governo italiano affinché, senza incidere sulle garanzie che garantiscono la tutela delle opere d’arte in Italia, siano semplificate e velocizzate le procedure per l’ottenimento dei certificati dilibera circolazione.

(com.unica, 27 marzo 2017)

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