Medaglia d’oro alla Brigata Ebraica: sì della Camera
In vista delle celebrazioni per il 25 aprile una indiretta risposta alle contestazioni da parte di alcuni gruppi estremisti. Dureghello e Grasso: no alle strumentalizzazioni.
Una proposta di legge per far attribuire la medaglia d’oro al valor militare ai 5mila volontari che fecero parte della Brigata Ebraica, tutti provenienti dall’allora Palestina mandataria (il futuro Stato di Israele), è stata approvata all’unanimità dalla Commissione Difesa della Camera.
“Il voto favorevole di tutti i gruppi è la giusta risposta a chi ancora in questi giorni usa le celebrazioni del 25 aprile per dividere e dare patenti di militanza politica – ha affermato la deputata Pd Lia Quartapelle, prima firmataria della proposta. La speranza dei promotori è che la proposta possa presto arrivare in Senato, così da aprire la strada in modo definitivo al riconoscimento. “Nei prossimi passaggi continueremo a lavorare perché la Brigata Ebraica sia parte di una memoria nazionale condivisa – ha aggiunto la parlamentare dem. Così come facciamo al corteo del 25 aprile a Milano, scortando la Brigata Ebraica per permettere loro di partecipare alla manifestazione, grazie anche alla posizione dell’Anpi Provinciale di Milano attenta ogni anno a far rispettare lo spirito unitario e democratico delle celebrazioni del 25 aprile”.
La proposta di legge è anche un’indiretta risposta alle contestazioni nei confronti della Brigata ebraica da parte di alcuni gruppi estremisti che nulla hanno a che spartire con quella storia e che nei giorni scorsi hanno fatto maturare la decisione da parte del presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello di non aderire alla manifestazione promossa dall’Anpi in occasione del 25 Aprile e di promuoverne una propria. “Vogliamo che il 25 Aprile torni ad essere la festa di tutti gli italiani che credono nella Costituzione e nei valori dell’antifascismo – ha sottolineato in una nota Dureghello. “Per questo – ha aggiunto – invitiamo le istituzioni, i rappresentanti delle varie associazioni, i partiti e tutti i cittadini ad essere con noi di fronte a via Balbo alle ore 10.30 per una Festa della Liberazione che torni ad essere di tutti. L’Anpi che paragona la Comunità ebraica di Roma a una comunità straniera è fuori dalla storia e non rappresenta più i veri partigiani. Oggi c’è bisogno di celebrare questa giornata senza faziosità e senza ambiguità.”
Non parteciperà al corteo romano nemmeno il Partito democratico. Queste le parole del commissario Pd di Roma, Matteo Orfini: “Purtroppo ancora una volta a Roma il corteo dell’Anpi è diventato elemento di divisione quando dovrebbe essere invece l’occasione di unire la città intorno ai valori della resistenza e dell’antifascismo. Per questo, come già l’anno passato, non parteciperemo”.
Un forte esortazione a non strumentalizzare la giornata della liberazione è venuta anche dal Presidente del Senato Piero Grasso in un intervista a Moked.it, il portale dell’ebraismo italiano. “La Brigata Ebraica, una formazione militare composta da uomini provenienti da molte nazioni e inquadrata nell’esercito inglese, ha contribuito alla liberazione di alcune città: in provincia di Ravenna sono giustamente ricordati 45 suoi membri che morirono lì combattendo per liberare l’Italia dal nazifascismo” ha affermato Grasso, che ha anche ribadito con forza che l’assenza della Brigata Ebraica alle manifestazioni del 25 aprile sarebbe un inaccettabile attacco alla storia della Resistenza e al suo più intimo significato.
(com.unica, 21 aprile 2017)