L’annuncio tanto atteso è arrivato questa mattina con un tweet del ministro degli Esteri Angelino Alfano: “Gabriele Del Grande è libero. Gli ho parlato adesso sta tornando in Italia. Ho avuto la gioia di avvisare i suoi familiari. Lo aspettiamo”.

Del Grande, giornalista, documentarista e blogger di Lucca, era stato fermato il 9 aprile scorso al confine con la Siria, dove stava facendo alcune interviste, e poi trattenuto in un centro di detenzione amministrativa in Turchia. “Questa notte il collega ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu mi ha comunicato la decisione. Lo ringrazio”, ha dichiarato il ministro degli Esteri. “La notte è passata al lavoro, è stato un lavoro in realtà silenzioso in questi giorni, comunque è andata bene, sono molto soddisfatto di questo”: lo ha detto a Rai News 24 Alfano nel commentare la notizia.

Massimo Del Grande, padre del giornalista, ha annunciato che il figlio dovrebbe arrivare verso le 10 di questa mattina a Bologna. “Stiamo andando a prenderlo, è un gran giorno”, ha detto a Rainews 24. Nei giorni scorsi molte associazioni e Ong, a cominciare da Amnesty International, si sono battute per la liberazione di Del Grande organizzando eventi e fiaccolate in tutta Italia, da Milano a Palermo. È stato sottolineato da più parti come quel che è accaduto a Gabriele succede ogni giorno a chi ha il coraggio di fare giornalismo indipendente in Turchia: sono oltre 120 giornalisti e altri operatori dei media in prigione, varie migliaia di disoccupati per la chiusura di oltre 160 aziende del settore: “’effetto dell’ultima ondata di erosione della libertà di stampa è chiaro: il giornalismo indipendente, in Turchia, è sull’orlo di un precipizio” si legge in una nota di Amnesty International.

(com.unica, 24 aprile 2017)

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