Di fronte alla richiesta dell’Italia di una maggiore solidarietà da parte dell’Europa sulla questione migranti, la risposta dell’Ue è ancora una volta frammentata e discorde. Il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker incontrerà i primi ministri di Italia e Grecia per discutere degli interventi per alleviare la pressione migratoria sui due Paesi (Reuters). Ma il commissario alle Migrazioni, il greco Avamopoulos ammette in un’intervista a Federico Fubini del Corriere che Bruxelles non può fare molto: “La solidarietà è alla base di tutte le nostre azioni, e non può essere una strada a senso unico – ammette. Ricollocare entro settembre dall’Italia e dalla Grecia tutti coloro che ne hanno titolo è assolutamente fattibile. Una migliore gestione dei confini non potrà mai sostituire un solido sistema dell’asilo. I due vanno insieme, c’è bisogno di entrambi. Per questo abbiamo bisogno di un sistema di Dublino equo ed equilibrato (l’accordo che prevede la richiesta d’asilo nel Paese d’ingresso nella Ue, ndr). Il futuro potrebbe riservare sfide simili in altri Stati membri”.

Intanto Andres Anvelt, il ministro dell’Interno dell’Estonia, che oggi inaugura il semestre di presidenza europea, annuncia che alla riunione informale dei ministri dell’Interno Ue in calendario a Tallin per il 6-7 luglio non ci sarà nessuna risposta alle richieste italiane, ma solo la disponibilità a capire “come affrontare la questione della protezione delle frontiere”.

Quanto al piano italiano il Corriere scrive oggi che il governo pensa all’ipotesi di sequestrare le navi delle Ong quando arrivano nei porti italiani. Repubblica ipotizza Bruxelles vorrebbe far sbarcare le navi anche in Francia e Nord Europa. Mercoledì alle 16.30 il ministro dell’Interno Marco Minniti comunicherà alla Camera le decisioni annunciate dall’Italia sull’accoglienza.

(com.unica, 1 luglio 2017)

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