Scontro Minniti-Orlando su immigrazione e sicurezza
l ministro della Giustizia Andrea Orlando è tornato sui timori espressi dal ministro dell’Interno Marco Minniti sulla tenuta del Paese dopo gli ultimi sbarchi di migranti in Italia: “Vedo che sta tornando un fascismo non giustificato da nessun flusso migratorio al mondo. Non credo sia in questione la tenuta democratica del Paese per pochi immigrati rispetto al numero dei nostri abitanti”. “Bisogna evitare di associare immigrazione e sicurezza”, ha detto (Repubblica). Ma il capo della polizia Franco Gabrielli, intervistato dal Corriere, chiede di non scaricare un problema sociale sulle spalle delle forze dell’ordine e condivide le preoccupazioni del Ministro dell’Interno: “Quel timore è stato reale e io l’ho vissuto in diretta. Di fronte a un fenomeno che sta diventando strutturale ci possono essere reazioni difficili da gestire. Anche per questo mi auguro che i temi della sicurezza, sempre più spesso legati al problema dell’immigrazione, non diventino argomenti da campagna elettorale per alimentare le divisioni. Se argomenti sui quali dovremmo impegnarci tutti diventano terreno di scontro politico, sarà un danno per il Paese”.
Da registrare anche una “decisa smentita” di fonti della Farnesina interpellate dall’ANSA riguardo ad un’inchiesta dell’AP che scrive di un accordo, “sostenuto dall’Italia”, tra il governo di Tripoli e alcune milizie precedentemente implicate nella tratta” di migranti “per impedire adesso agli stessi migranti di attraversare il Mediterraneo”. “Il governo italiano non tratta con i trafficanti”. “Non c’è nessun accordo tra i trafficanti e il governo italiano”, ribadiscono le fonti della Farnesina.
Intanto ieri a Roma ancora tensioni: in un centro per rifugiati dove un gruppo di persone ha fatto irruzione ferendo un immigrato eritreo che avrebbe lanciato pietre a dei ragazzi italiani dopo una lite in strada (Corriere). C’è stato un nulla di fatto a Roma dopo l’incontro tra Movimenti per la casa, rifugiati, prefettura e sindaco Raggi per discutere dell’emergenza abitativa nella Capitale. Per il primo cittadino “la priorità la devono avere persone che aspettano da decenni e le fragilità” (Tempo).
(com.unica, 31 agosto 2017)