Un piano per l’Europa, Juncker ci prova ancora
Oggi il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker terrà l’annuale discorso sullo Stato dell’Unione di fronte all’Europarlamento. Un’occasione in cui verranno tracciate le linee guida del futuro dell’Europa: secondo La Stampa Juncker proporrà l’introduzione di un ministro delle Finanze europeo e la creazione di un Fondo monetario europeo. Tra gli altri argomenti anche un pacchetto di proposte sulla cybersicurezza, nuove regole contro l’evasione fiscale e la revisione di Schengen. Juncker punta in particolare all’Efsi 2.0, il fondo Europeo per gli investimenti strategici, con un cambiamento dei regolamenti in modo da semplificare l’uso dei fondi strutturali. Obiettivo da raggiungere certamente entro la fine del 2018. Per quanto riguarda invece il monitoraggio dei bilanci statali, Juncker assicura che la Commissione «continuerà a fare uso dell’adeguata flessibilità» prevista dal Patto di Stabilità, come deciso sin dall’inizio del 2015. Verrà poi lanciato un pacchetto relativo all’Economia Circolare: tra le proposte, anche quella di rendere tutti gli imballaggi di plastica riciclabili entro il 2030. L’ultima occasione di Juncker per essere ricordato per qualcosa oltre la Brexit, scrive Politico.
Per quanto riguarda la Brexit si cerca di prendere tempo e si fa melina. È stato posticipato l’incontro della prossima settimana per i negoziati sull’uscita del Regno Unito dall’Ue. Secondo Bloomberg è un segnale: la premier Theresa May vuole esporre pubblicamente la sua strategia. È probabile che le discussioni riprendano il 25 settembre.
In Francia Macron deve vedersela con la piazza. Il sindacato francese sostiene di aver portato in piazza 400 mila persone in tutto il Paese per protestare conto la riforma del lavoro del presidente. Secondo il ministero dell’Interno i manifestanti erano poco più di 220 mila (Le Monde). Era il primo vero test per il presidente francese (Nyt).
(com.unica, 13 settembre 2017)