È sempre muro contro muro tra Usa e Corea del Nord, sanzioni anche da Pechino
Il leader della Corea del Nord ha definito Donald Trump “mentalmente disturbato”, di non essere adeguato per ricoprire il ruolo di “comandante in capo di un Paese”. Il capo del regime nordcoreano ha descritto il presidente Usa come “una canaglia e un bandito, desideroso di giocare con il fuoco”, giurando di fargliela pagare cara per aver minacciato di distruggere il suo Paese e ribadendo che, anche alla luce degli ultimi sviluppi, il programma nucleare è “la via giusta”. Pyongyang si prepara ad attuare “il livello più alto di dure contromisure nella storia” contro gli Stati Uniti (Reuters). La Corea del Nord potrebbe arrivare infatti a condurre il più potente test di bomba all’idrogeno nel Pacifico. È l’ipotesi espressa dal ministro degli Esteri nordcoreano Ri Yong-ho in merito alle affermazioni del leader Kim Jong-un, che sta considerando iniziative in risposta al presidente americano Donald Trump e alla sua minaccia di “distruzione totale” del Paese asiatico.
È un vero e proprio muro contro muro. Ieri il presidente Usa aveva emesso un ordine esecutivo che permette al Dipartimento del Tesoro si applicare nuove sanzioni economiche alla Corea del Nord e ai Paesi che fanno affari con Pyongyang. Contemporaneamente Pechino ha imposto alle banche cinesi di cessare i rapporti con le società nordcoreane. Sanzioni potrebbero essere imposte anche dall’Ue, che deciderà il 16 ottobre, al prossimo vertice dei ministri degli Esteri (Reuters).
Nonostante le tensioni, Seul ha deciso di stanziare 8 milioni di dollari in aiuti umanitari a favore di bambini e donne incinte che vivono in Corea del Nord, attraverso le agenzie dell’Onu (Guardian).
(com.unica, 22 settembre 2017)