Nasce a Milano il network dell’Italia che innova
Ispirazione, aggiornamento e network. Sono queste le tre parole d’ordine di Innovation Nation Forum, l’evento, in programma a Milano venerdì 6 ottobre dalle 9 alle 12.30 che riunisce fondi di investimento, imprese, startup e abilitatori dell’ecosistema dell’innovazione per discutere le sfide dell’Italia di domani. L’evento è organizzato da Milano Notai e Blum – Comunichiamo l’innovazione. La formula è semplice: un intervento di apertura di tipo ispirazionale e, a seguire, otto workshop divisi in due sessioni su quattro temi chiave dello sviluppo quali Industry 4.0, Health, Fintech e Real Estate. Per ognuno dei workshop, moderati da giornalisti del settore provenienti dalle maggiori testate giornalistiche italiane, tre relatori che avranno il compito di mettere in luce connessioni, viscosità e opportunità del sistema Italia. Lo scopo dichiarato è quello di provare a fare sistema, fornendo a tutti gli operatori un territorio neutro nel quale confrontarsi faccia a faccia.
Ad aprire la mattinata di lavoro in programma all’hotel Rosa Grand a Milano sarà un intervento di Carlo Ratti, direttore del MIT Senseable City Lab, gruppo di ricerca che esplora come le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui noi intendiamo, progettiamo e viviamo le città. Per Innovation Nation Ratti traccerà le sfide che attendono società e imprese nei prossimi 20 anni. All’evento – gratuito con iscrizione sul sito www.innovation-nation-forum.it – hanno già dato la propria adesione quasi trecento tra imprenditori, amministratori e talenti dell’Italia che quotidianamente innova.
“Si tratterà di un evento incentrato sui contenuti – spiega Luca Barbieri, cofounder di Blum – comunichiamo l’innovazione e direttore di www.innovation-nation.it, progetto editoriale che nasce per offrire una piattaforma di riflessione e confronto sull’ecosistema -. L’Italia che innova ha bisogno di unire le forze per far progredire e crescere progetti di valore. Il nostro scopo è quello di far dialogare tutti gli attori dell’innovazione italiana per stimolare, accompagnare, valorizzare la fase 2.0 del sistema, che deve portare l’innovazione non al centro del dibattito ma al centro della prassi. Anche con analisi franche e sincere”.