La solita letterina da Bruxelles: Italia rimandata a primavera
La Commissione europea ha inviato una lettera al Ministero delle Finanze italiane nella quale sottolinea che il progetto di bilancio rischia di non rispettare il Patto di Stabilità. Bruxelles chiede di non fare dietrofront sulle riforme strutturali, in particolare su quella pensionistica, in modo da ottenere una riduzione strutturale di almeno lo 0,3% del Pil. Il giudizio compiuto sulla Finanziaria, però, è stato rinviato alla primavera 2018 (Il Sole 24 Ore). L’intervento è giunto mentre in Italia si discute di rivedere la recente Riforma Fornero. Commentando la lettera, il commissario Moscovici ha detto in un’intervista alla Stampa: “Il compito della Commissione non è mai di porre dei problemi e indicare responsabili, ma di trovare soluzioni nel dialogo (…) per mantenere l’Europa al fianco dell’Italia e l’Italia nel cuore dell’Europa”. Sulle pensioni il governo ha fatto “una cosa di sinistra”, dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a Repubblica: “Pensiamo di più ai giovani”.
I paesi che la Commissione europea ritiene a rischio di non rispetto del Patto sono cinque: oltre all’Italia, anche il Belgio, l’Austria, il Portogallo e la Slovenia. “Il progetto di bilancio di questi paesi potrebbe rivelare una significativa deviazione del cammino di risanamento dei conti pubblici rispetto agli obiettivi di medio termine” – ha ribadito al riguardo Moscovici. Oltre l’Italia, anche il Belgio è ritenuto a rischio di non rispetto del Patto per via dell’andamento del debito pubblico.
Il quadro economico deve tener conto delle previsioni di crescita del Pil della Gran Bretagna, che per il 2017 sono state ridotte dal 2 all’1,5% a causa della “produttività deludente”. Ad annunciarlo è stato il ministro delle Finanze britannico Philip Hammond, presentando il budget in Parlamento. Il Cancelliere dello Scacchiere ha promesso una serie di misure per rilanciare il mercato immobiliare e ha detto che per la transizione verso Brexit ha accantonato 3 miliardi di sterline (Bloomberg).
Nelle minute relative alle riunioni degli scorsi 31 ottobre e 1 novembre si legge intanto che la Fed potrebbe rialzare i tassi, probabilmente anche prima della fine dell’anno (Reuters). Oggi si attendono quelle dell’ultimo incontro del consiglio direttivo della Bce.
(com.unica, 23 novembre 2017)