Theresa May scrive ai tre milioni di europei residenti nel Regno Unito: restate
Il Primo Ministro britannico Theresa May ha scritto ieri una lettera indirizzata ai tre milioni di europei residenti nel Regno Unito, supplicandoli di restare in UK. Un messaggio affidato a Facebook e ad alcuni quotidiani nel quale la May riconosce, sin dal titolo, l’inestimabile valore sociale ed economico dei cittadini europei: “So che il nostro paese sarebbe piú povero senza di voi e voglio che restiate”.
Nel sito “londraitalia.com” il suo direttore Francesco Ragni ha pubblicato la versione originale della lettera della Premier britannica. “Attraverso l’Implementation Bill e il Withdrawal Agreement, i due atti che sanciranno la Brexit, i diritti degli europei saranno incorporati nelle leggi britanniche e garantiti dai tribunali del Regno. Nei casi dubbi, per un periodo di otto anni, sarà ascoltato il parere della Corte Europea di Giustizia.” Sanità pubblica, pensioni e benefits rimarranno gli stessi. “Gli europei che vorranno rimanere – continua la May – dovranno acquisire il cosiddetto Settled Status. Per ottenerlo bisognerà dimostrare di avere vissuto in UK per cinque anni alla data del 29 marzo 2019, ma chi è qui da meno tempo avrà diritto a rimanere fino a quando non raggiungerà i cinque anni di residenza. Lo status non ha scadenza, ma per mantenerlo bisognerà evitare di assentarsi dal Regno Unito per piú di cinque anni consecutivi.”
La lettera della May si chiude con ulteriori rassicurazioni e con l’invito a non fare nulla, in attesa che siano avviate le procedure per il Settled Status.
“Potete guardare al futuro, rassicurati dal sapere che adesso sul tavolo c’è un accordo preciso nel quale EU e UK hanno concordato come preservare i vostri diritti, così come i diritti dei britannici residenti nei paesi dell’Unione Europea” scrive la May, prima di porgere gli auguri per le festività. Una lettera che sembra voler mandare segnali di distensione e di apertura, pur non aggiungendo sostanziali novità rispetto a quanto già annunciato in passato e quanto sancito nell’accordo raggiunto la settimana scorsa con l’Unione Europea”.