Il segretario di Stato americano Rex Tillerson (nella foto AP insieme al primo ministro libanese Saad Hariri) ha messo in guardia il Libano da Hezbollah, riferendosi alla crescita dell’arsenale del gruppo e al suo coinvolgimento nei conflitti della regione, e si è impegnato ad avere un ruolo attivo nel controllo del confine con Israele: Beirut aveva infatti richiesto l’intervento della Casa Bianca per garantire la sovranità sui propri confini territoriali e marittimi di fronte all’intenzione dei vicini di costruire un muro e di accedere a giacimenti di gas in alto mare (Al Jazeera). 

Si preannuncia un incontro ad alta tensione quello di oggi tra Tillerson e Erdogan, che teme un intervento statunitense nella lotta per l’indipendenza curda (Cnn). Tillerson ha però smentito che gli Stati Uniti abbiano dato armi pesanti ai combattenti dell’YPG in Siria (Reuters). La guerra in Siria sta diventando un affare internazionale, scrive The Atlantic, mettendo gli Usa non solo contro la Russia, ma anche contro la Turchia alleata nella Nato. 

Federica Mogherini rinnova l’impegno umanitario dell’Ue e la collaborazione con l’Onu per risolvere il conflitto in Siria, dopo sette anni di guerra e i tentativi della Russia di stringere la presa con l’alleato Bashar al-Assad (Reuters).

(com.unica, 16 febbraio 2018)

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