Perugia, al via la XII edizione del Festival Internazionale del Giornalismo
Torna a Perugia dall’11 al 15 aprile il Festival Internazionale del Giornalismo, il più importante media event del panorama internazionale, giunto alla sua XII edizione. Un festival innovativo e mai scontato, aperto a tutti, capace di aggregare e coinvolgere intelligenze, energie, entusiasmi “senza confini”.
300 eventi in 5 giorni di dialoghi, confronti, workshop, interviste, spettacoli, musica e documentari, con oltre 700 speaker da 44 paesi diversi, e come sempre tutto rigorosamente a ingresso libero e in live streaming.
Un mondo in continuo cambiamento, un giornalismo che affronta sempre nuove sfide dalla rivoluzione digitale alle guerre non “accessibili”, ai movimenti di protesta e alle democrazie in crisi, all’attacco ai giornalisti nel cuore stesso dell’Europa. Tra gli argomenti dell’edizione 2018: disinformazione, cambiamento climatico, cyber guerra e propaganda, intelligenza artificiale, alt-right e populismo, crisi umanitarie, giornalismo investigativo, reddito di base, fiducia nei media, migrazioni, fact-checking e debunking, data journalism, engagement, start-up, alfabetizzazione alle notizie, giornalismo locale, molestie sessuali sul luogo di lavoro, diversità e inclusione, servizio pubblico, business model, libertà di espressione, filantropia nei media, e tanto altro ancora.
Due i Talk affidati a personalità del mondo dei media che porteranno al Festival le loro storie, le loro esperienze, le loro riflessioni: Jay Rosen professore associato all’Istituto di Giornalismo Arthur L. Carter (New York University), uno dei leader del giornalismo partecipativo, a Perugia con il Talk Fare giornalismo è conquistare la fiducia dei lettori; James Risen autore di bestseller ed ex corrispondente del New York Times, inviato di The Intercept per la sicurezza nazionale a Washington (ha vinto il Premio Pulitzer nel 2006 grazie all’inchiesta sul programma di spionaggio interno della National Security Agency) ci parlerà de Il più grande dei segreti: la vita al NYT all’ombra della guerra al terrore tra scoop e scontri di potere.
Tra i moltissimi ospiti stranieri che si alterneranno sui palchi del Festival, Omar Mohammed il blogger che ha svelato al mondo le atrocità dell’ISIS, documentando in segreto per quasi due anni la vita nella sua città, testimoniando le esecuzioni pubbliche e la violenza quotidiana; a intervistarlo Corrado Formigli che ha seguito da vicino e sul campo la battaglia per liberare Mosul.
Incontreremo David Stillwell vicedirettore dello Psychometrics Centre (Università di Cambridge) coautore dello studio accademico su cui si basa il modello adottato da Cambridge Analytica per la campagna Trump, Guy Standing economista e ricercatore associato alla School of Oriental and African Studies (Università di Londra) per un incontro sul tema del reddito di base universale; il sociologo e teorico dei social media Nathan Jurgenson per affrontare l’argomento Propaganda, social media e manipolazione, David Neiwert corrispondente Southern Poverty Law Center e scrittore, riconosciuto come un esperto dell’estrema destra americana e Madhav Chinnappa head of strategic relations Google.
Ascolteremo l’esperienza di Zina Salim Hamu sfollata interna yazidi -proveniente da Sinjar, città del Kurdistan Iracheno- che, come testimone del genocidio delle ragazze yazidi, rapite e uccise dall’ISIS, e dell’addestramento dei bambini come terroristi, ha deciso di portare la storia del suo popolo all’attenzione della comunità internazionale attraverso il fotogiornalismo; insieme a lei ci saranno Luigi Contu direttore ANSA, Shayda Hessami attivista di diritti umani e Andrea Iacomini portavoce UNICEF Italia.
Cosa è rimasto della rivoluzione siriana? Ne parliamo con Noura Ghazi Safadi, avvocato per i diritti umani e vedova di Bassel Khartabil, ingegnere informatico e attivista, uno dei padri della rivoluzione siriana, morto nelle carceri di Bashar al Assad.
Ci saranno Yael Deckelbaum attivista e cantautrice di origini israeliane-canadesi e Meera Eilabouni attivista del villaggio di Eilaboun nell’Israele settentrionale, con cui parleremo dello straordinario movimento Women Wage Peace, nato dopo gli scontri sanguinosi del 2014 quando migliaia di donne arabe ed ebree chiedono la fine del conflitto e l’inclusione delle donne nei negoziati.
Insieme a Corinne Vella, sorella di Daphne Caruana Galizia giornalista uccisa da un’autobomba il 16 ottobre 2017, parleremo dei terribili omicidi di Daphne e Ján Kuciak e del rischio per i giornalisti che indagano in Europa sulla corruzione e sugli intrecci globali tra criminalità e governi.
La pluripremiata attrice britannica Vanessa Redgrave, sarà a Perugia per la prima volta in veste di regista con l’anteprima mondiale il suo documentario Sea Sorrow – Il Dolore del Mare, un emozionante racconto della storia passata e presente dei rifugiati in Europa. E affronteremo un ‘Viaggio attraverso il nuovo crimine organizzato globale’ con Misha Glenny giornalista ed ex corrispondente dall’Europa centrale per Guardian e BBC, autore di McMafia serie in otto puntate prodotta dalla BBC e distribuita da Amazon.
Molti anche le importanti voci italiane tra i quali Ferruccio De Bortoli e Paolo Flores D’Arcais in un confronto su Giornalismo e rivolta, mezzo secolo dopo il ’68, Giancarlo De Cataldo magistrato, scrittore, sceneggiatore e autore, tra i più amati maestri del noir italiano, Alessandro Di Battista al Festival con il suo libro “Meglio liberi. Lettera a mio figlio sul coraggio di cambiare” e, per la prima volta al Festival, Roberta Petrelluzzi autrice e autrice da 30 anni della trasmissione cult “Un giorno in pretura” su RAI 3.
Incontreremo anche Lucia Annunziata, Lirio Abbate, Riccardo Iacona, Cecilia Strada, Walter Veltroni, Sarah Varetto, Mario Calabresi, Marco Travaglio, Gianluigi Nuzzi, Pierluigi Pardo; lo sceneggiatore, illustratore e curatore di Dylan Dog per la Bonelli Editore Roberto Recchioni con il suo libro “La fine della ragione”, la ‘banda’ di Lercio insieme a Giobbe Covatta su Migrazioni e invasioni, tra satira e fake news, Luca Locatelli il vincitore del World Press Photo 2018 nella categoria ambiente.
Ci saranno Francesco Zizola, uno dei fondatori dell’agenzia fotografica e fondazione NOOR, nell’incontro Dalla Siria a Charlottesville: il potere unico della fotografia di catturare i momenti decisivi e l’editorialista per La Repubblica Sergio Rizzo che porterà a IJF18 la sua inchiesta senza precedenti scritta nel libro “Il pacco. Indagine sul grande imbroglio delle banche italiane”.
Parleremo dell’internazionalizzazione delle mafie italiane tracciando la storia e geografia mondiale della ‘ndrangheta insieme al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, la videoreporter d’inchiesta del Corriere.it Amalia De Simone e Antonio Nicaso uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo; del caso Moro e la fine della politica italiana con Marco Damilano, del problema del gioco d’azzardo patologico con Don Luigi Ciotti e di ricerca scientifica con il ricercatore del CNR Roberto Defez e la senatrice a vita Elena Cattaneo. E ancora, dei giornalisti nel mirino nel cuore dell’Europa, della lotta per la sopravvivenza e per il diritto all’informazione in Messico; capiremo come raccontare la guerra dimenticata nello Yemen, ‘andremo’ in Turchia, per analizzare la repressione dei media e la ricerca di modelli alternativi, e nell’Egitto di Al-Sisi, tra elezioni, repressione e caso Regeni.
Ampio spazio sarà dedicato al movimento di protesta contro le molestie sessuali e al dibattito in corso in Italia e in tutto il mondo con una serie di incontri legati alle violenze di genere alle donne e ai temi legati alla violenza di genere.
In anteprima assoluta a Perugia, sarà proiettato Daphne il documentario di Carlo Bonini e Giuliano Foschini (a cura di La Repubblica), dedicato a Daphne Caruana Galizia.
Immancabile Diego Bianchi, in arte Zoro, con Propaganda Live dal palco del Teatro Morlacchi; ci sarà Terence Hill protagonista di “Don Matteo” la popolare fiction che promuove il territorio e il turismo conquistando i giovani; parleremo di musica, teatro, televisione: tutti i mondi del cantautore Brunori Sas, sul palco insieme a Luca Valtorta e del mito di Bob Dylan con il cantautore David Riondino e il giovane musicista Pietro Brunello.
Il festival offre anche quest’anno moltissimi workshop, oltre 50, gratuiti aperti a tutti. Tornano gli appuntamenti con Law&Order, una serie di workshop specifici per approfondire e prepararsi agli aspetti giuridici della professione e il filone Data Journalism. Ci saranno anche gli incontri dedicati alla Media literacy per i più piccoli con due appuntamenti su giornalismo e su coding per bambini e ragazzi, a cura di KIDSBIT. Previsti anche i workshop formativi tenuti da Facebook e Google.
In diretta da Perugia Massimo Bordin Stampa & Regime – Radio Radicale e moltissimi protagonisti di Radio Rai 1: Gerardo Greco direttore di Radio 1 con Gioco a Premier, Guido Ardone, Gianluca Santoro e John Vignola con Fuori Gioco, Giancarlo Loquenzi con Zapping, Giorgio Zanchini con Radio Anch’io, Emanuela Falcetti con Italia sotto inchiesta, Massimo Cerofolini con Eta Beta. In diretta dal Festival anche RaiNews24 e SkyTG24.
Da quest’anno è disponibile la App Ufficiale del Festival, IJF-journalismfest. Un nuovo modo di accedere a tutte le informazioni sugli eventi in corso, sulla posizione delle sale e sugli speaker di #ijf18.
Per consultare l’intero programma del Festival: qui // Live streaming e video on demand
(com.unica, 10 aprile 2018)