Il derby capitolino finisce 0-0, la Juve ringrazia la manona di Donnarumma, saluta e se ne va
I bianconeri volano a + 6 sul Napoli che non va oltre il pari a San Siro contro il Milan. Per la zona Champions le due romane avanti di un punto sull’Inter, fermata dall’Atalanta.
Nel primo anticipo della 32esima giornata del campionato spezzatino all’italiana il Cagliari batte l’Udinese per 2 a 1 alla Sardegna Arena. I sardi tornano alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive: apre Lasagna (10′), pareggio di Pavoletti (21′) e nel secondo tempo, nel finale, la rete della vittoria di Ceppitelli (84′). Tre punti importanti per la salvezza dei sardi, Udinese in caduta libera dopo la nona sconfitta di fila.
A Verona si è fermata la corsa del Torino, da oggi più lontano da un difficile sogno chiamato Europa. Dopo tre vittorie di fila, a imporre lo 0-0 ai granata è stato un Chievo bisognoso di una prestazione convincente, ma soprattutto di punti. E se il gioco veronese è basato su tanta applicazione difensiva e qualche sporadica ripartenza, il punticino arriva. Stavolta senza la beffa finale in stile Napoli. A sorridere è dunque la squadra di Maran, che accoglie con positività il ko del Crotone a Genova e si prepara allo scontro salvezza di mercoledì in casa Spal. Mazzari mastica amaro, anche se, nonostante un possesso palla nettamente superiore (62% contro il 38% gialloblù il dato finale), le occasioni da gol arrivano solo a sprazzi: un palo di Ansaldi, un gol divorato da Belotti a tu per tu con Sorrentino e una parata di quest’ultimo su Ljajic proprio nel recupero le più importanti.
Il Genoa batte il Crotone 1-0 è mette definitivamente in archivio il discorso salvezza, lasciando ai calabresi tutte le pene della disperata corsa per restare in serie A. Il Genoa e la Var dominano l’avvio di partita. I rossoblù, grazie alla verve di Medeiros, occupano stabilmente l’area calabrese e le occasioni non mancano. La tecnologia interviene tre volte in meno di mezz’ora: prima chiarisce le proteste su una possibile deviazione di mano in area calabrese, poi cancella un rigore concesso da Irrati per atterramento di Medeiros da parte di Cordaz (la Var porta all’ammonizione per simulazione del portoghese), infine concede la rete a Bessa, su assist ancora di Medeiros, annullando i dubbi di fuorigioco. Il Crotone non può che subire, soffre all’indietro e crea pochissimo, nonostante le tre punte: l’unico brivido arriva al 40’, quando Perin, al rinvio, colpisce Simy, ma la palla finisce a lato della porta.
Nel quarto anticipo della 32a giornata di Serie A, l’Inter pareggia 0-0 contro l’Atalanta e per una manciata di ore aggancia Roma e Lazio al terzo posto. Spalletti schiera la difesa a tre e il primo tempo è tutto di marca atalantina con 5 nitide occasioni da gol, mentre i milanesi sono pericolosi solo con Perisic (due volte). La Dea cala il ritmo nella ripresa, ma l’Inter non ne approfitta: terza gara di fila senza trovare la via del gol.
Altro 0-0 l’anticipo delle 12:30 tra Fiorentina e Spal. Un risultato che non rende onore alle tante opportunità che hanno avuto le due squadre. Con questo risultato Pioli sale a 51 punti, ma interrompe la striscia di 6 vittorie consecutive. Punto utile in chiave salvezza per Semplici, che raggiunge quota 28.
Fanno 0-0 anche Milan e Napoli. La manona di Gigio Donnarumma schiaccia l’interruttore dei sogni scudetto del Napoli al 92’, come nei peggiori incubi azzurri: il tocco di Milik è di quelli che possono cambiare la storia della stagione, tenere vive le speranze di rimonta sulla Juve e rimettere benzina nel motore balbettante di questa primavera sarriana. Invece niente: Gigio si allunga e spegne la luce. A San Siro, tra Milan e Napoli finisce senza reti e a sorridere è solo la Juve, che contro la Samp ha l’occasione di allungare a +6 sugli azzurri e (ri)cucirsi un altro pezzetto di stoffa tricolore sul petto. Sarri vede l’impresa allontanarsi, Gattuso sciupa un’altra occasione di riavvicinare il terzetto della zona Champions: il tris di gare in casa ha portato 3 punti, l’unica euro-consolazione era arrivata da Firenze prima del match, la Fiorentina è ancora dietro.
Non va oltre il pari il Sassuolo che si fa sorprendere in casa da un bel Benevento sul 2-2 dopo cento minuti di errori, ribaltoni, bei gol e diverse emozioni. E non è detto che non si tratti di un punto guadagnato contro l’ultima della classe che però ha dimostrato grande voglia di centrare il primo storico punto esterno in serie A. Inutile ai fini di una salvezza, ormai non più alla portata dei ragazzi di De Zerbi, ma quanto meno è stata una dimostrazione di grande condizione e serietà. Il Sassuolo, invece, deve meditare sul terzo pari di fila e su questi due punti persi (che potevano essere pure tre) che condannano la squadra di Iachini a dover soffrire fino alla fine per agguantare la salvezza. Risultato in altalena e due doppiette a testa. Apre e chiude le danze il beneventano Diabatè, in mezzo i due gol di Politano, sempre più top-player di questa squadra.
Bologna 2 Verina 0: a decidere la contesa, una punizione bellissima al 31′ firmata Verdi, seguita dall’acuto all’ultimo respiro del centrocampista magiaroNagy. Si complica di nuovo la lotta per non retrocedere per la formazione di Pecchia. Il Bolognavince all’inglese sul Verona, sale a quota 38 e, di fatto, chiude il discorso salvezza. Che, per contro, si complica nuovamente per la formazione di Pecchia, ferma al penultimo posto a quota 25 dopo il successo casalingo ottenuto contro il Cagliari.
La Juve ringrazia la manona di Donnarumma, saluta l’irascibile mister Sarri e se ne va via, facendo un passo decisivo verso il settimo Scudetto consecutivo. I bianconeri sfruttano al meglio il pareggio dei partenopei a Milano e prendono il largo a una settimana dallo scontro diretto di Torino: tre assist dell’ex Bayern Monaco per le reti di Mandzukic, Howedes e Khedira. La delusione per l’eliminazione dalla Champions League viene accantonata da una vittoria netta sulla Sampdoria, maturata grazie alla prestazione irresistibile di Douglas Costa. Entrato al posto di Pjanic, vittima di un problema fisico, l’ex Bayern Monaco mette a nudo i limiti della difesa da trasferta di Giampaolo e serve tre deliziosi assist per le reti di Mandzukic, Howedes e Khedira. Il pubblico bianconero festeggia e la squadra si avvicina al titolo: dopo il turno infrasettimanale ci sarà lo scontro diretto di domenica prossima allo Stadium, ma i sei punti di vantaggio sul Napoli sono un margine molto rassicurante.
Tra Lazio e Roma alla fine ha prevalso la paura di perdere. Combattuto sin dai primi minuti con un pressing esasperato a tutto campo da entrambe le squadre, il match ha regalato poche emozioni e si è acceso soprattutto nei minuti finali dopo l’espulsione di Radu (doppia ammonizione) all’80’. Fino ad allora è stata più la Lazio a fare la partita. A quel punto Di Francesco, che ha voluto adottare lo stesso modulo di gioco visto contro il Barcellona (il 3-4-2-1), ha mandato in campo una punta in più (El Sharaawy) consentendo alla squadra giallorossa di rendersi maggiormente pericolosa, soprattutto con Dzeko. La Roma può recriminare per i due legni colpiti da Bruno Peres (nel primo tempo) e da Dzeko nei minuti finali. Alla fine il pari è giusto e permette comunque alle due romane di restare davanti all’Inter di un punto in ottica Champions.
Risultati
Cagliari-Udinese 2-1 (21′ Pavoletti, 84′ Ceppitelli – 10′ Lasagna)
Genoa-Crotone 1-0 (28′ Bessa)
Chievo-Torino 0-0
Atalanta-Inter 0-0
Fiorentina – Spal 0-0
Sassuolo – Benevento 2-2 (41′ 64′ Politano – 22′ 73′ Diabate)
Milan – Napoli 0-0
Bologna – Hellas 2-0 (31′ Verdi, 94′ Nagy)
Juventus – Sampdoria 3-0 (45′ Mandzukic, 60′ Howedes, 75′ Khedira)
Lazio-Roma 0-0
(Francesco Buono/com.unica, 15 aprile 2018)