La Russia ha fatto sapere che gli ispettori internazionali dell’Opac, arrivati in Siria per verificare se a Douma siano stati utilizzati gas chimici e bloccati invece da sabato a Damasco, potrebbero visitare il sito mercoledì, scrive la Bbc. Usa e Gran Bretagna accusano Mosca e il governo siriano di prendere tempo per alterare le prove. Intervistato dalla Bbc, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha negato che sia in atto una manomissione del sito del sospetto attacco. Smentita la notizia di nuovi raid nella notte. L’amministrazione statunitense ha ritardato intanto l’introduzione delle nuove sanzioni annunciate contro Mosca (Washington Post).

Si è anche appreso che Israele avrebbe attaccato la base T4 in Siria nella notte fra l’8 e il 9 aprile. Un funzionario militare israeliano lo ha confermato oggi al quotidiano statunitense The New York Times. Secondo quanto riferito da questa fonte al giornalista del New York Times, Thomas Friedman, “era la prima volta che attaccavamo obiettivi iraniani, comprese strutture militari e soldati”. Il funzionario ha anche osservato che il raid sulla base aerea T4 vicino a Palmyra, nel centro della Siria, è avvenuto dopo che l’Iran aveva lanciato a febbraio un drone carico di esplosivi nello spazio aereo israeliano. Secondo quanto riferito, l’attacco ha preso di mira l’intero programma di droni iraniano presente nella base. I media iraniani hanno riferito di almeno 7 vittime tra i soldati del paese asiatico.

La premier britannica Theresa May ha difeso il lancio dei missili in Siria davanti ai membri del Parlamento. Oggi il presidente francese Emmanuel Macron parlerà all’Europarlamento. E il presidente del Consiglio italiano riferirà sulla crisi siriana in Senato. 

Uno dei sottomarini Usa che hanno sferrato l’attacco missilistico in Siria pare si trovi nel porto di Napoli dallo scorso 20 marzo. Lo ha denunciato il sindaco Luigi De Magistris.

(com.unica, 17 aprile 2018)

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