Fmi: allerta per il debito globale, le raccomandazioni all’Italia
Il Fondo Monetario Internazionale scrive nel Fiscal Monitor, pubblicato ieri insieme al Gfsr, che la priorità dell’Italia dev’essere “un risanamento fiscale credibile e ambizioso per porre il debito su un solido percorso discendente”. Nei due rapporti il Fmi lancia l’allerta sul debito globale, che ha raggiunto “i massimi storici”, e sulla stabilità finanziaria, anche di breve termine (Il Sole 24 Ore).
Tra marzo e inizio aprile l’economia americana ha continuato a espandersi, il numero di occupati è cresciuto, anche se i salari hanno avuto un’accelerazione solo “modesta”. Lo dice il Beige Book della Fed che, però, riporta la preoccupazione del board per i nuovi dazi introdotti dall’amministrazione Trump (Bloomberg). Quanto alla Gran Bretagna, l’inflazione a marzo ha toccato il minimo da un anno, attestandosi al 2,5%, contro il 2,7% del mese precedente. La Bank of England potrebbe alzare i tassi di interesse più d’una volta entro la fine dell’anno (Reuters).
L’Arabia Saudita vorrebbe un aumento del petrolio a 80-100 dollari al barile. Lo hanno rivelato a Reuters fonti del settore. È il segno che Riyadh spingerà per mantenere bassa la produzione del greggio all’interno dell’Opec. Ieri, l’indice VIX, che misura tramite la volatilità la “paura” dei mercati, si è impennato inaspettatamente (Bloomberg) facendo supporre ad alcuni analisti che fossero in atto manipolazioni (Ft).
(com.unica, 19 aprile 2018)