La lingua e la cultura italiana al servizio della pace
Firmato un protocollo d’intesa tra il Ministero della Difesa e la Società Dante Alighieri
Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e il Presidente della Società Dante Alighieri, Andrea Riccardi, hanno siglato oggi un protocollo d’intesa per sviluppare progetti, sul territorio nazionale ed in contesti internazionali, per promuovere e sviluppare iniziative di collaborazione e consultazione permanente nell’ambito della promozione e diffusione della cultura e della lingua italiana. L’obiettivo dell’accordo – spiega la Dante – è quello di avviare un tavolo di coordinamento tra le parti per progettare iniziative che consentano alle Forze armate italiane, impegnate in missioni internazionali o che ospitano rappresentanti di altri eserciti in programmi di cooperazione nel nostro paese, di avvalersi della collaborazione della Dante nella diffusione della lingua e della cultura italiane a sostegno delle relazioni interpersonali e istituzionali sia per il riconoscimento ufficiale delle competenze linguistiche in italiano, come lingua straniera.
A margine dell’evento, il Ministro Pinotti ha affermato che “la lingua italiana è sinonimo di incontro e la nostra stessa storia nazionale è fatta di incontri e di relazioni tra i popoli. L’impegno delle nostre Forze armate nelle missioni internazionali è finalizzato al mantenimento della stabilità, della sicurezza e della pace. Molto spesso, in questi contesti, il nostro modo umanitario di fare e la nostra lingua sono serviti a risolvere conflitti e tensioni altrimenti difficili per altre lingue. L’accordo con la Dante Alighieri del professor Andrea Riccardi aiuterà questi incontri e queste soluzioni, come già testimonia l’esperienza in Libano”. Per Andrea Riccardi “l’italiano è una lingua di pace, di incontro e di relazione. Lo testimoniano i soci della Società Dante Alighieri nel mondo; lo testimoniano anche i militari delle nostre Forze Armate impegnate all’estero in importanti programmi di mantenimento della pace». La Rete dei 400 Comitati Dante nel mondo rappresentano idealmente un luogo di pace dove promuovere il nostro paese e i nostri valori. Questa nostra attitudine è alla base della collaborazione con il Ministero della Difesa che nasce oggi. Il nostro paese ha una storia ed una tradizione di molti secoli, con un ruolo chiave nella costruzione di un Nuovo Umanesimo che guarda alle persone in senso integrale tenendo in debito conto i diversi aspetti del benessere individuale e collettivo”.
Le esperienze della Dante in questo senso sono solide: il Comitato di Tripoli di Siria (Libano) è da anni impegnato con i nostri militari in azioni di formazione linguistica per i contingenti di pace UNIFIL con le Forze Armate Libanesi. Anche il comitato di Amman (Giordania), in collaborazione con l’Ufficio della Difesa presso l’Ambasciata d’Italia in Giordania, realizza corsi di italiano per ufficiali delle Forze Armate giordane, pur non essendo presente in Kosovo con una sede, su richiesta dell’esercito italiano presente in loco, la Società Dante Alighieri ha inviato alcune centinaia di libri che hanno contribuito alla formazione di una biblioteca italiana nella città di Peja.
(aise/com.unica, 19 aprile 2018)