Startup innovative, ben 276 create online nel primo trimestre 2018
Al 31 marzo 2018 sono 1.381 le startup innovative costituite attraverso la nuova modalità digitale e gratuita. Quasi una startup su due (45,1%), tra quelle avviate nel primo trimestre dell’anno, ha scelto questa opzione. Lo evidenzia il nuovo rapporto trimestrale di monitoraggio pubblicato oggi dal Ministero per lo Sviluppo Economico, in collaborazione con Unioncamere e InfoCamere. A partire dal 20 luglio 2016 le startup innovative, come definite dal decreto legge 179/2012, possono essere costituite online, facendo ricorso a una procedura alternativa a quella tradizionale per atto pubblico. Si tratta di una modalità gratuita, in quanto non sono dovuti oneri per la costituzione, e digitale, essendo incentrata sull’utilizzo di una piattaforma online. Gli atti fondativi dell’impresa vengono predisposti sulla base di un modello standard, personalizzabile dall’utente, e convalidato con firma digitale. Se lo desiderano, i contraenti possono avvalersi anche dell’assistenza qualificata e gratuita della propria Camera di Commercio (ufficio AQI).
Il rapporto pubblicato fa segnare il nuovo record assoluto di costituzioni online tanto a livello trimestrale quanto mensile. Nel solo primo trimestre del 2018 – spiega, infatti, il Mise – sono state 276 le imprese innovative costituite online: tra queste, ben 108 sono state registrate nel solo mese di marzo. Quasi una startup costituita online su quattro (364, 24,4%) ha sede in Lombardia, che rappresenta la regione più fertile per questa policy. Milano è di gran lunga la prima provincia con 233 startup fondate online, seguita a distanza da Roma, con 142. Al terzo e al quarto posto di questa graduatoria compaiono due province venete, Padova (59) e Verona (39). Il Veneto ospita il 9% della popolazione nazionale delle startup innovative, ma se si delimita il perimetro alle sole startup costituite online, l’incidenza sale al 13,5%. Viceversa, alcune aree in cui la presenza assoluta di startup innovative è rilevante registrano un utilizzo ancora piuttosto limitato della nuova procedura: tra queste spiccano Torino e Napoli, terza e quarta provincia in Italia per numero complessivo di startup, ma fuori dalla top-20 provinciale se si tiene conto delle sole startup costituite online (rispettivamente 16 e 15 a testa).
La nuova modalità di costituzione rappresenta un’assoluta novità per il diritto societario italiano, ed è stata oggetto di diversi ricorsi amministrativi. Una recente pronuncia del TAR del Lazio (sentenza 2 ottobre) ne ha confermato la piena conformità ai principi giuridici comunitari e nazionali. Tuttavia, lo scorso 2 aprile il Consiglio Nazionale del Notariato ha impugnato la sentenza, investendo del giudizio definitivo il Consiglio di Stato.