State of the Union 2018, la ricetta di Draghi
Nella seconda giornata della conferenza europea “The State of the Union 2018” a Firenze, il presidente della Bce Mario Draghi ha sottolineato che le riforme strutturali a livello nazionale rimangono la priorità dell’Ue. Draghi ha poi aggiunto che l’Eurozona ha bisogno di capacità di bilancio più ampie e di meccanismi di condivisione dei rischi (Il Sole 24 Ore). Draghi ha anche auspicato la creazione di uno strumento di stabilizzazione anticrisi “Abbiamo bisogno di un ulteriore strumento di bilancio per mantenere la convergenza (fra i Paesi, ndr) durante grandi shock, senza dover aggravare i compiti della politica monetaria”, ha concluso Draghi, evidenziando il ruolo centrale della Bce nel gestire la crisi, e invitando di fatto gli Stati a creare una rete di sicurezza basata sul bilancio europeo.
Tra gli interventi di ieri anche quello del Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker: “Populisti e nazionalisti hanno avuto materia per alimentare i loro sentimenti e aumentare il distacco dagli altri a causa della crisi migratoria” – ha detto -. Così la solidarietà si sfilaccia e si perde poco a poco” e i Paesi del Nord Europa, per indicare quelli del Sud che affrontano il flusso dei profughi, hanno “riscoperto un’espressione che detesto: il club del Mediterraneo”. Invece “la solidarietà fa parte del patto fondativo dell’Europa”.
Per quanto riguarda le trattative sulla Brexit, da segnalare un’intervista a La Stampa di David Davis, il ministro che negozia l’uscita di Londra dalla Ue, che fa il punto sulla trattativa: “Con Bruxelles avremo una partnership innovativa”.
(com.unica, 12 maggio 2018)