L’AQUILA – Si è tenuto nello scorso fine settimana, per la prima volta all’Aquila, Startupweekend, evento planetario firmato da Techstars e Google, grazie alla collaborazione tra l’associazione culturale Logos, Gioel Holding, Digital Borgo e Università degli Studi dell’Aquila.

A differenza degli altri eventi, quello dell’Aquila è stato offerto ai partecipanti a titolo gratuito, grazie alla generosità degli sponsor: Università degli Studi dell’Aquila, Comune dell’Aquila, Logos, Gioel Holding, Digital Borgo, Deloitte, BCC di Roma, Supera, Bebidas, Pasticceria Caesar, Momenti di Caffè, Il Vicoletto, La Pizzonta Aquilana, Mastro Caffè, Ristorante Delfina alle 99 Cannelle, Room, Air2bite, Fill, FilmAQuì, Foto Pettine, Stampa e Stampe.

Nel corso di 54 ore un centinaio di motivatissimi ragazzi si sono incontrati, conosciuti, confrontati, riuniti in gruppi. Stimolati e aiutati da coach, hanno quindi lavorato per rendere presentabili, e trasformabili in vere e proprie imprese, le loro idee imprenditoriali.

L’inviato di Techstars, lo startupper Simone Demelas, veterano di tanti Startupweekend (da Roma ad Atene, dalla Romania al Giappone), è stato bravissimo nel formare i gruppi di lavoro, mantenerli motivati e, soprattutto, far emergere in questi ragazzi le qualità necessarie per predisporre i pitch finali, vale a dire informazioni utili per lo sviluppo di una business idea e quindi di un progetto innovativo di impresa.

Si è partiti venerdì sera 25 maggio con la presentazione dei progetti e la selezione delle idee più interessanti. Si è proseguito sabato fino alle 23,30, incuranti della finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool.

I ragazzi hanno sviluppato le idee scelte anche la domenica mattina, aiutati dallo startupper Fausto Preste fondatore di Grampit – innovativa badante digitale che sta facendo, con interessanti risultati, la fase di sperimentazione all’Aquila e, in particolare, grazie alla collaborazione e disponibilità degli amministratori locali, nei comuni della piana di Navelli – da Davide Ardovino ingegnere, da Tullio Gabriele co-fondatore di Air2Bite, azienda aquilana tra le prime a fornire connettività wireless, da Cesidio Borrelli coach, da Guido Cantalini e Florindo Di Giulio ingegneri e fondatori di Aterno Greeen start-up innovativa per l’accumulo energetico con super-condensatori, da Daniele Marini grafico, da Federico Battaglia consulente legale e da Francesca Pompa editrice e imprenditrice nella comunicazione.

Hanno concluso domenica pomeriggio, presentando i pitch ad una giuria composta dal professor Luciano Fratocchi (Università degli Studi dell’Aquila), dal professor Fabio Graziosi (Università degli Studi dell’Aquila), dal dottor Ettore Tramontelli (Dottore Commercialista), dal dottor Francesco Marconi (Andersen Tax & Legal), dal dottor Francesco Iannamorelli (Deloitte), dallo scrittore Goffredo Palmerini, dal professor Francesco Lenoci (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).

I progetti elaborati e rappresentati sul maxi schermo dell’Aula Magna sono stati, in ordine di presentazione a seguito di apposito sorteggio, i seguenti: “Time to wash” (startup per lavare e stirare i proprio indumenti, connettendo casalinghe con utilizzatori); “Go party” (piattaforma per trovare, in base alle proprie esigenze e al proprio profilo, l’evento più vicino); Light study (piattaforma per evitare inutili perdite di tempo quando si va in biblioteca e si trovano posti già occupati); “Personal mosaic (piattaforma per fare mosaici artigianali nelle proprie abitazioni, negozi, a condizioni innovative); “Grin” (piattaforma per acquistare cibi biologici e a km zero, mettendo in connessione il contadino con il cliente); “Glass plus (innovativo bicchiere refrigerato che permette di non usare il ghiaccio).

La giuria, dopo attenta e vivace discussione che ha fatto seguito alla formulazione di appositi giudizi, ha decretato i seguenti vincitori: al primo posto “Glass plus di Giuseppe Ruotolo, Nicola Altieri e Giuseppe Cavone; al secondo posto “Personal mosaic di Giulia Alecci, Marco Barone, Pasquale Di Nardo e Sabrina Stura; al terzo posto “Time to wash di Giosuè Capuano, Luana Ardivelo, Roberto Guglielmi e Stefano Antonelli.

Si tratta di tre progetti, elaborati dai ragazzi con notevole spirito di collaborazione e condivisione, che, se vorranno, potranno concretizzarsi in start up reali, grazie ai premi offerti dagli sponsor consistenti in sei mesi di coworking, nell’assistenza legale gratuita per la costituzione delle startup e nelle sessioni di mentorship necessarie per trasformare l’idea in qualcosa di concreto.

Soddisfattissimi per la riuscita dell’evento gli organizzatori Leonardo Scimia, Luca Grimaldi e tutti gli altri ragazzi dell’associazione Logos che tale evento hanno fortemente voluto: “Aver visto una tale partecipazione, essere stati il centro della comunità Techstars per tre giorni, aver potuto assistere alla presentazione di ben sei progetti (a Milano nel primo weekend di maggio erano stati otto), ci conferma che tali eventi sono necessari per ridurre il gap tra l’università e il mondo del lavoro e in tal senso continueremo ad operare in futuro”.

“Sono contentissimo di aver aiutato i ragazzi dell’Università dell’Aquila e di questa città, che ringrazio tantissimo per l’impegno profuso. La ricompensa più grande è stata osservare ragazzi, che non si conoscevano e/o le cui idee non erano state scelte, formare gruppi per lavorare insieme, accettando le idee degli altri. E poi vederli tutti insieme confrontarsi, cercare soluzioni, tornare indietro, rimettere in discussione quanto fatto e ripartire da capo, riprendendo in alcuni casi le idee degli altri scartate prima. Tutto questo senza mollare mai e superando momenti di crisi. Ho osservato team che arrivavano a risolvere problemi, con grandissima onestà intellettuale, semplicemente superando gli individualismi, facendo squadra. Bellissimo! Una straordinaria ed ennesima conferma: molti dei nostri ragazzi hanno una grandissima potenzialità. Noi dobbiamo soltanto aiutarli, trasferendo correttamente loro le nostre esperienze! Sono certo che alla prossima edizione di Startupweekend, avendo più tempo e quindi maggior sostegno da parte di tutti, avremo una partecipazione ancor più importante”, commenta l’organizzatore Alido Venturi.

“Per L’Aquila – dichiara Goffredo Palmerini – Startupweekend è stata una straordinaria opportunità per mettere in sinergia Università, imprenditori illuminati, istituzioni e sponsor, consentendo a giovani talenti di competere con idee innovative e progettualità maturate in un lavoro di gruppo. Un evento esemplare per una città che sta rinascendo dopo il sisma del 2009, che conferma come prelazione primaria l’investimento sulla creatività e sull’innovazione”.

La conclusione spetta a Francesco Lenoci – chi scrive – membro della giuria, nel ripetere a beneficio di tutti uno dei suoi slogan preferiti: “Se non si sogna, non si progetta. Se non si progetta, non si realizza”.

Francesco Lenoci*, 31 maggio 2018

*docente Università Cattolica – Milano

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