Il messaggio del Presidente della Repubblica ai prefetti per il 2 giugno

“Cari Prefetti, in occasione della ricorrenza della scelta repubblicana, rivolgo il mio saluto a voi e a quanti svolgono pubbliche funzioni nelle diverse aree del Paese. Nel vostro impegno al servizio della comunità, nel rapporto con le persone e le formazioni sociali, con le istituzioni locali, nell’azione quotidiana volta a garantire la serenità della convivenza, si rinnovano i valori di libertà, democrazia e solidarietà cui si ispira la Repubblica”. Inizia così il messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come da tradizione alla vigilia della Festa della Repubblica, ha inviato ai Prefetti d’Italia, affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno.

“La testimonianza viva di quei valori e della loro attualità – continua il Capo dello Stato – percorre le celebrazioni del 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, che nei vari territori – anche su iniziativa delle Prefetture – ripropongono a vecchie e nuove generazioni il significato di essere parte di una comunità. L’impegno volto a garantire il buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione e a rafforzare la fiducia dei cittadini nell’operato delle istituzioni, – sottolinea Mattarella – è essenziale ed è condizione per favorire la più ampia partecipazione democratica alla vita del Paese contro le tentazioni dell’indifferenza e del disimpegno”. “Il bene della coesione sociale, alla cui tutela si rivolge una parte importante della vostra attività, si consolida con le scelte di corresponsabilità e di cittadinanza attiva che ciascuno è chiamato a operare nell’interesse generale”, aggiunge il presidente, secondo cui “tensioni e prove trovano nel quadro delle istituzioni repubblicane piena possibilità di espressione e composizione, in una nazione unita e solidale”.

“L’attenzione – declinata dai Prefetti nel dialogo costante con i Sindaci e le collettività locali – verso i fattori di disagio e disuguaglianza rende la nostra società più forte, grazie a interventi coordinati sui temi delle periferie, delle marginalità, delle nuove povertà, e la promozione di forme più avanzate di solidarietà verso le fasce deboli della popolazione, le famiglie in difficoltà, i giovani senza lavoro, gli anziani. Allo stesso modo, la costante e leale collaborazione fra tutte le componenti istituzionali e sociali chiamate a confrontarsi con il fenomeno delle migrazioni consente di affrontare l’individuazione di soluzioni in grado di garantire legalità, accoglienza e integrazione”. “Le prospettive di progresso e benessere – sottolinea Mattarella – si rafforzano grazie all’efficace contrasto alle pervicaci forme di criminalità organizzata, malaffare e corruttela che impoveriscono la collettività e pregiudicano la libera concorrenza fra le imprese. Strumenti di prevenzione amministrativa e protocolli sempre più avanzati consentono di intervenire contro i tentativi di infiltrazione ed a tutela della libertà e trasparenza delle attività economiche e contrattuali di pubblico interesse”.

“Il bene della sicurezza – aggiunge il Capo dello Stato – è responsabilità comune e tutti abbiamo il dovere di contribuirvi, con comportamenti ispirati alla piena legalità, contro ogni forma di violenza e intolleranza. Efficaci strategie di prevenzione sono in campo, volte a garantire la sicurezza dei cittadini rispetto alle minacce del terrorismo interno e internazionale, che si alimentano nella cultura dell’odio e della violenza”.

Avviandosi alla conclusione, Mattarella lancia un monito importante: “va arrestato con fermezza ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia e in questa nostra Europa, affermando un costume di reciproco rispetto, mettendo a frutto le grandi risorse di generosità e dinamismo dei nostri concittadini”. Quindi, conclude, “con l’auspicio che il 2 giugno possa essere in ogni territorio l’occasione di una rinnovata condivisione dei principi e degli ideali repubblicani, rinnovo gli auguri di buon lavoro a voi Prefetti e a quanti con voi celebrano la Festa della Repubblica”.

(com.unica, 2 giugno 2018)

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