“Gli orrori non conoscono limiti in Siria, dove, nell’ultima ondata di violenze nel sud ovest del paese, i bambini sono stati ancora vittime di scontri a fuoco. I combattimenti, in soli tre giorni, hanno costretto allo sfollamento circa 20.000 bambini e le loro famiglie. Ci sono notizie di 4 bambini uccisi e molti altri feriti”. Queste le dure parole di Henrietta H. Fore, direttore dell’Unicef, affidate a un comunicato. “I recenti attacchi hanno gravemente danneggiato le infrastrutture civili – violando la legge umanitaria internazionale – tra cui un ospedale da campo che adesso è inutilizzabile.

I bambini e le loro famiglie hanno bisogno di cibo, servizi igienici, medicinali e protezione. A tutti coloro che desiderano fuggire dovrebbe essere consentito di raggiungere posti sicuri, lontano dalle immagini e dai suoni della guerra”. “Chiedo alle parti in conflitto in Siria – continua la Fore – di rispettare il principio fondamentale di protezione dei civili in conflitto e di mettere sempre al primo posto la sicurezza e il benessere dei bambini.

L’UNICEF è pronto a supportare le persone colpite da questa nuova escalation di violenza. I nostri team stanno già fornendo a centinaia di migliaia di famiglie nel sud ovest del paese supporto psicosociale, per la salute, la nutrizione, l’acqua e servizi igienico-sanitari, l’istruzione”. “I bambini della Siria – conclude – stanno vivendo sofferenze inaccettabili. Questa non può diventare la nuova normalità”.

(fonte Unicef, 27 giugno 2018)

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