“Olim Hadashim e Disagio Sociale” è l’iniziativa lanciata dall’Irgun Olei Italia, presieduto da Alberto Corcos, per esplorare il fenomeno del “disagio” che i nuovi emigrati dall’Italia in Israele provano nei primi anni di inserimento. Per svolgere questa ricerca, l’Irgun Olei Italia ha chiamato a raccolta gli psicologi di lingua italiana in Israele. Il progetto, presentato anche al Comites Tel Aviv, si prepara alla fase operativa: il prossimo 24 luglio, infatti, si terrà a Tel Aviv la prima riunione esplorativa, riservata alle psicologhe aderenti, per avviare delle riflessioni sulla situazione reale e i possibili rimedi sul tema. 

Nel corso della riunione, anticipa il presidente Corcos, “le partecipanti riferiranno delle proprie esperienze professionali e il sentiment sulla situazione riguardo agli Olim italiani, rispondendo alla domanda “Quali sono le cause più frequenti del Disagio e come potrebbero intervenire gli Psicologi?”. La riunione servirà per decidere assieme se e come avviare una ricerca approfondita di taglio clinico e/o sociale su questo tema e con quali strumenti”. Corcos auspica quindi che “questa ricerca, che non ha scopo di lucro ed è rivolta alla popolazione di tutti gli Italiani immigrati in Israele, possa essere eventualmente finanziata dal Comites. A lato della ricerca potremo aprire anche un gruppo pubblico sui Social Media adatti allo scopo, dove gli utenti potranno trovare ed ottenere consigli esperti o personalizzare i contatti”.

Nel presentare il suo progetto, nel giugno scorso, l’Irgun Olei riportava i drammatici dati dell’Istituto Nazionale di Statistica e il Misrad HaBriuth secondo cui i suicidi registrati ogni anno in Israele sono in totale circa 500, cui si aggiungono 6000 TS con ricovero. Un terzo di questi è messo in atto da nuovi giunti in Israele (Olim Hadashim). Per questo, l’Irgun Olei Italia ha lanciato il suo progetto che potrebbe anche portare ad avviare in diverse città dei Punti di Ascolto per la prevenzione. 

(com.unica, 11 luglio 2018)

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