Si comincia domani, martedì 7 Agosto 2018 a Rocca di Cambio, nell’Auditorium “N. Jacovitti” alle 18. Secondo appuntamento Mercoledì 8 a Colonnella (Te) in Piazza Garibaldi alle 22 nell’ambito del Festival Abruzzo dal Vivo 2018. Ultima data giovedì 9 Agosto a Castelbasso dove l’Osa e il Trio saliranno sul palco di Piazza Arlini alle 21.30.

Protagonista del concerto con l’OSA sarà Paolo di Sabatino, teramano e cittadino del mondo, uno dei jazzisti italiani più apprezzati sia come esecutore che come compositore, che si esibisce al pianoforte in trio insieme a Marco Siniscalco al contrabbasso e Glauco Di Sabatino alla batteria. Sul podio Roberto Molinelli, brillante bacchetta e prestigiosa firma della composizione contemporanea. Orchestra e Trio jazz si alternano in un rimando di suggestioni tra musica scritta e improvvisazioni, e interessanti contrasti tra il suono di un’orchestra sinfonica e quello di un “classico” ensemble jazz.

Gli arrangiamenti e le orchestrazioni, che mescolano sapientemente le sonorità classiche alle armonie jazz, fanno da cornice alle improvvisazioni del trio. Un progetto pieno di elementi di interesse, dove pathos e emozione accompagnano ogni momento dell’album, dal quale è nato anche il cd “Sinfonico” pubblicato ad aprile 2018 per Incipit/Egea che raccoglie brani di epoche e generi diversi il cui denominatore comune è la cantabilità della melodia.

Durante le serate verranno proposti al pubblico i brani contenuti nel cd e composizioni originali di Di Sabatino (Chiara di luna, Caterina/Ciclito, The Country Lane e Jazz Fantasy) saranno alternate ad alcune evergreen della musica leggera italiana arrangiate da Di Sabatino e Molinelli – da Quando, quando, quando di Tony Renis a Guarda che luna che Walter Malgoni scritta per Fred Buscaglione, dall’indimenticabile Azzurro, portata al successo da Celentano e musicata da un giovanissimo Paolo Conte, alla più recente Donne di Zucchero Fornaciari. Chiude l’immancabile Nel blu dipinto di blu – Volare di Modugno e Migliacci. Eccetto Fantasy, brano composto e orchestrato da Paolo Di Sabatino e sul quale è stato realizzato un cortometraggio in bianco e nero scritto e diretto da Ivan D’Antonio, gli altri sono tutti orchestrati da Roberto Molinelli. Il comune denominatore dei brani è la cantabilità delle melodie.

(com.unica, 7 agosto 2018)

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